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14 Maggio 2016

Anomalie dei compensi da apparecchi da gioco: arrivano le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate

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Con un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 9 maggio 2016, sono state definite le modalità delle comunicazioni degli elementi e delle informazioni a disposizione dell’Agenzia delle Entrate ai soggetti che percepiscono compensi attraverso apparecchi da gioco.

Tali comunicazioni si riferiscono alle anomalie emerse dal confronto dei dati dichiarati dai soggetti in questione con i dati comunicati dalle società concessionarie della rete telematica per la gestione degli apparecchi previsti dall’articolo 110, comma 6, del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.

I dati contenuti nelle comunicazioni sono:

  • il codice  fiscale e la denominazione o il nome e cognome del contribuente;
  • il numero identificativo della comunicazione;
  • il codice atto;
  • l’ammontare complessivo dei compensi percepiti nell’anno 2011 grazie alla gestione degli apparecchi che distribuiscono vincite in denaro.

Le comunicazioni in questione vengono trasmesse dall’Agenzia delle Entrate agli indirizzi di Posta Elettronica Certificata dei contribuenti o tramite posta ordinaria in caso di indirizzi PEC non attivi o non registrati nell’elenco pubblico INI-PEC istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Nel “Cassetto fiscale” dei contribuenti sono disponibili diverse informazioni di dettaglio, come l’ammontare complessivo dei compensi percepiti, il modello di dichiarazione Iva presentato per l’anno 2011, l’ammontare complessivo delle operazioni esenti indicate nella dichiarazione Iva, l’importo delle operazioni esenti omesso emergente dal confronto con l’ammontare complessivo dei compensi comunicati dalle società concessionarie.

Nel Provvedimento, è precisato che i contribuenti stessi possono richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia delle Entrate, seguendo le modalità indicate nelle comunicazioni ricevute dall’Agenzia.

Gli elementi e le informazioni messi a disposizione dei contribuenti sono resi disponibili anche alla Guardia di Finanza, tramite strumenti informatici.

Infine, i contribuenti possono decidere di regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi, beneficiando, tramite l’istituto del ravvedimento operoso, della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni commesse.

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