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Decreto rilancio: tutto quello che bisogna sapere

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Il decreto rilancio è una manovra economica tanto importante quanto dettagliata e ricca di informazioni che è bene analizzare nei minimi particolari. Prima di addentrarsi nel vivo delle novità del decreto rilancio, è bene dare un’occhiata alle proroghe dei bonus che già erano in vigore nel 2020. Quindi rimangono attive a tutto il 2021 la manutenzione ordinaria e straordinaria delle case, la cablatura degli edifici il sismabonus, il risparmio energetico e le barriere architettoniche. Distinguiamo quindi in bonus ristrutturazione casa che riguarda appunto la ristrutturazione edilizia e l’ecobonus che riguarda opere trainate da interventi maggiori denominati trainanti. A tutto il 2021 continueranno bonus casa, ecobonus, bonus facciate, bonus mobili, il bonus verde, ed è stato introdotto un bonus idrico che riguarda docce e soffioni e uno nuovissimo sui gruppi elettrogeni. 

Decreto rilancio: tutte le novità

Le detrazioni al 110% godono con il decreto rilancio di altri 6 mesi di validità, per arrivare fino a giugno 2022. Le spese sostenute nei primi 6 mesi del 2022 si possono detrarre nei 4 anni successivi. Se non si riuscisse a scontare tutto il valore con le tasse, si potrà cedere il credito d’imposta alla banca o all’azienda operante il restauro. Per chi ha proprietà in borghi o campagne di interesse naturalistico e possiede ruderi o porzioni abitative non complete può godere del decreto rilancio se demolisce e ricostruisce o se restaura dai resti esistenti. Ascensori, montacarichi e qualsiasi struttura per rimuovere le barriere architettoniche per disabili e anziani over 65 anni sono rientranti nelle detrazioni favorite dal decreto rilancio. Una clausola eccezionale e aggiuntiva riguarda gli interventi fatti a livello condominiale, quando lo stato di avanzamento dei lavori sia già al 60% in data 31 dicembre 2021 e agli interventi in unità abitative da 2 fino a 4 purché di un solo proprietario. Si può fare una polizza assicurativa per salvaguardare il valore di lavori di restauro ed esistono 2 modelli. Il primo deve specificare se si tratti di decreto rilancio bonus 110%, oppure in seconda istanza si può mantenere la vecchia assicurazione integrandola o modificandola a seconda degli interventi effettuati, che possa coprire eventualmente anche il danno fiscale di una sbagliata interpretazione del decreto rilancio.

decreto rilancio convertito in legge

Decreto rilancio ecobonus: proroghe e novità nelle scadenze

Nel decreto rilancio ecobonus le cessioni di detrazioni fiscali sono state spostate quasi tutte fino al 2022, bonus casa, fotovoltaico, sisma, ecobonus e bonus facciate. Se si scopre che preventivamente dalle ispezioni tecniche non si può accedere al 110% di detrazioni, si potrà comunque ripiegare su innumerevoli detrazioni già presenti in Italia da più tempo. lnoltre, il quadro complessivo dei bonus disponibili nel nuovo decreto rilancio ecobonus che sono stati tutti in modo diretto o indiretto toccati dalla recente legge finanziaria approvata al 30 dicembre 2020 (detta legge 178 del 30 dicembre) vede modifiche inerenti al bonus ristrutturazioni, cioè mostra la proroga del bonus casa, con tetto di spesa a 96.000 euro e 50% di detrazioni. È stato prorogato e modificato il superbonus 110, prorogato il bonus facciate, e prorogato l’ecobonus. Il decreto rilancio è andato a toccare tutti i bonus fiscali e le relative proroghe, ma attenzione poiché riguardo alla cessione del credito d’imposta e sconto in fattura nel 2022 non è assolutamente garantita la copertura delle cessioni di detrazioni fiscali alle banche. 

La nuova legge di bilancio va a stravolgere alcuni punti fermi che si erano già messi in conto e blocca tutti gli interpelli con l’Agenzia delle Entrate perché essendo cambiata la legge di riferimento molti progetti fissati nei mesi precedenti vengono annullati con l’entrata in vigore del nuovo decreto rilancio. Si fa urgente quindi l’analisi dei cambiamenti in corso d’opera. Ad esempio si apre un mondo per quanto riguarda villette bifamiliari, quadrifamiliari, magari ereditate che diventano un bersaglio appetibile per le convenzioni del bonus del nuovo decreto rilancio convertito in legge

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