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Novità Iva
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14 Luglio 2023
4 Minuti di lettura

Manca la dichiarazione IVA del 2023? Le misure correttive

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Mancata dichiarazione IVA 2023? Con l’obiettivo di promuovere l’adempienza spontanea, l’Amministrazione fiscale informa e, contemporaneamente, indica la strada per regolarizzare eventuali violazioni mediante il ravvedimento operoso. Immagine generica a scopo illustrativo.

Un’email no-reply dell’Agenzia delle Entrate fornisce le informazioni riguardanti la presenza di fatture elettroniche. Anche dati sulle operazioni di cessione di beni e prestazione di servizi svolte e ricevute da soggetti non residenti nel territorio nazionale, nonché i corrispettivi giornalieri trasmessi.

Tale comunicazione è destinata ai contribuenti IVA che hanno omesso di presentare la dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2022 . Anche per coloro che l’hanno presentata senza il quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un importo inferiore a mille euro. I dati contenuti nella comunicazione sono anche messi a disposizione della Guardia di Finanza.

Questa disposizione è stata stabilita da una misura firmata il 13 giugno 2023, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, in conformità a quanto previsto dalla Legge di Stabilità per il 2015 (articolo 1, commi da 634 a 636, legge n. 190/2014).

Inoltre, vengono fornite le modalità attraverso le quali i destinatari possono richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia elementi, fatti e circostanze che essa non conosce. Nonché le modalità per correggere errori o omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per tali violazioni.

I dati contenuti nella comunicazione, consultabili anche tramite il “Cassetto fiscale” e l’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”. I quali permettono al contribuente che non l’ha ancora fatto di presentare la dichiarazione IVA entro novanta giorni dalla scadenza del termine ordinario, beneficiando dello sconto sulle sanzioni previsto dal ravvedimento operoso (articolo 13, comma 1, lettera c) del Dlgs n. 472/1997) o di correggere eventuali errori o omissioni presenti nelle dichiarazioni già presentate (articolo 13, comma 1, lettera a-bis) del Dlgs n. 472/1997).

Questi comportamenti possono essere adottati indipendentemente dal fatto che la violazione sia stata già rilevata o che siano in corso accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo di cui gli interessati siano stati ufficialmente informati.

Tuttavia, saranno vietati qualora sia già stata notificata una determinazione di accertamento o se è già stata inviata una comunicazione di irregolarità riscontrata a seguito di controlli formali e automatizzati effettuati dall’Agenzia.

Dal provvedimento sulla mancata dichiarazione IVA 2023

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha emesso un provvedimento in conformità all’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Il provvedimento riguarda la comunicazione per promuovere l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2022. Oppure l’hanno presentata senza il quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un importo inferiore a 1000 euro.

L’Agenzia delle Entrate utilizza i dati delle fatture elettroniche, delle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.

Oltre ai corrispettivi giornalieri trasmessi dai contribuenti IVA per verificare la mancata presentazione della dichiarazione IVA o eventuali irregolarità. I contribuenti riceveranno una comunicazione tramite Posta Elettronica Certificata contenente le informazioni relative alla loro situazione.

I dati e le informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate possono essere consultati anche attraverso il “Cassetto fiscale” e l’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”. I contribuenti hanno la possibilità di richiedere informazioni o segnalare elementi sconosciuti all’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, i dati e le informazioni saranno resi disponibili anche alla Guardia di Finanza tramite strumenti informatici.

I contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2022 possono regolarizzare la loro posizione presentando la dichiarazione entro novanta giorni dalla scadenza del termine ordinario, beneficiando di sanzioni ridotte.

Coloro che hanno presentato la dichiarazione senza il quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un importo inferiore a 1000 euro possono correggere gli errori o le omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.

Posizione dell’Agenzia dell’Entrate e chiarimenti sulla mancata dichiarazione IVA 2023

Il trattamento dei dati personali sarà effettuato nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati personali. L’Agenzia delle Entrate agisce come Titolare del trattamento dei dati e si avvale del partner tecnologico Sogei S.p.A. per la gestione del sistema informativo.

Il provvedimento fornisce tutte le disposizioni necessarie per garantire la correttezza e la sicurezza del trattamento dei dati personali. Nonché la conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili.

Si fa riferimento a diverse norme legali, tra cui il Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, il Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, il Codice in materia di protezione dei dati personali, il Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, e il Regolamento UE/679/2016 sulla protezione dei dati personali.

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