Acquisizioni
10. Sostanzialmente in tutte le aggregazioni di imprese una delle imprese partecipanti ottiene il controllo sull’altra, rendendo perciò possibile l’identificazione di un acquirente. Si presume che si ottenga il controllo quando una delle imprese che partecipano all’aggregazione acquisisce più della metà dei diritti di voto dell’altra impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale proprietà non costituisce controllo. Anche quando una delle imprese che partecipano all’aggregazione non acquisisce più della metà dei diritti di voto dell’altra impresa è tuttavia possibile identificare un acquirente se, in seguito alla aggregazione di imprese, una delle imprese acquisisce:
(a) il potere su più della metà dei diritti di voto dell’altra impresa in virtù di un accordo con altre società partecipanti;
(b) il potere di determinare le scelte amministrative e gestionali dell’altra impresa in forza di uno statuto o di un accordo;
(c) il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo amministrativo dell’altra impresa; o
(d) il potere di disporre della maggioranza dei voti alle riunioni del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo amministrativo
dell’altra impresa.
11. Anche se, in taluni casi, può essere difficile identificare un acquirente ci sono situazioni che ne evidenziano l’esistenza. Per esempio:
(a) il fair value (valore equo) di un’impresa è significativamente maggiore di quello dell’altra impresa partecipante. In tali casi, l’impresa che ha il maggior valore è l’acquirente;
(b) l’aggregazione di imprese avviene mediante lo scambio di contanti contro azioni ordinarie con diritto di voto. In tali casi, l’impresa che versa il corrispettivo in denaro costituisce l’acquirente; o
(c) l’aggregazione di imprese consente alla direzione aziendale di guidare la scelta del gruppo dirigente dell’impresa risultante dall’aggregazione. In tali casi l’impresa dominante è l’acquirente.