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23 Luglio 2016

Il sistema tributario in Germania: le tasse importanti per gli imprenditori

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Di seguito elenchiamo solo brevemente le imposte con riguardo ad un’attività imprenditoriale in Germania.

 

Umsatzsteuer (Imposta sul valore aggiunto)

Di norma, ogni cessione di merce o servizi è soggetta all’Umsatzsteuer (Imposta sul valore aggiunto), tranne alcune eccezioni elencate nel § 4 dell’UStG. L’Umsatzsteuer corrisponde attualmente al 19 % dell’importo della fattura, ma si applica un tasso agevolato del 7% a quasi tutti i beni alimentari, libri, opuscoli, oggetti d’arte e alcune altre merci. Bisogna rispettare i requisiti per l’emissione delle fatture come p.es. l’imposta deve essere indicata con l’importo nella fattura. Nel caso di importi superiori a 150,00 Euro il cliente può richiedere l’indicazione separata dell’importo dell’imposta.

L’Umsatzsteuer pagata sugli acquisti che viene denominata Vorsteuer (imposta a credito) può essere detratta dal debito d’imposta. Ad esempio: Martin Müller ha raggiunto con la sua attività al dettaglio un fatturato di 4.760,00 Euro nel mese di giugno. L’imposta applicata sulle vendite è del 19%, che corrisponde a 760,00 Euro. L’imposta sugli acquisti fatti dal Sig. Müller nel mese di giugno ammonta a 290,00 Euro. L’imposta da versare al fisco è dunque di 470,00 Euro, risultanti da 760,00 Euro meno 290,00 Euro.

La denuncia IVA deve avvenire elettronicamente sull’apposito modulo al massimo entro il decimo giorno del mese seguente, solo in casi eccezionali è consentita la forma cartacea. Nel caso di aziende il cui debito d’imposta nell’anno precedente non supera un certo limite, è sufficiente la dichiarazione dell’imposta entro il decimo giorno di ogni trimestre.

L’imprenditore deve calcolare l’imposta dovuta nel relativo periodo e versarla al fisco. Il termine per il versamento via bonifico è di 3 giorni: fa fede il ricevimento da parte dell’ufficio competente.

Durante il primo anno dalla fondazione e nel seguente anno solare i neoimprenditori devono consegnare la dichiarazione mensilmente. Ciò ha il vantaggio che gli importi a credito vengono liquidati più velocemente – eventualmente a fronte di un deposito di garanzia.

Per il calcolo dell’Umsatzsteuer l’imprenditore deve registrare quanto segue:

– tutte le entrate dell’azienda a fronte di cessioni di beni o servizi; questi importi devono essere divisi sia per tasso di assoggettamento, che per importi soggetti e non soggetti a tassazione;

– tutte le uscite a fronte di acquisizione di beni o servizi e l’imposta a credito relativa.

Solo i piccoli imprenditori possono scegliere all’inizio della loro attività se calcolare l’Umsatzsteuer o meno. I limiti sono dati da un fatturato di non oltre 17.500,00 Euro nell’anno precedente e un fatturato di non oltre 50.000,00 Euro nell’anno corrente. Nel regime fiscale il piccolo imprenditore è paragonabile ad un privato: non paga l’Umsatzsteuer, non può neppure indicarla separatamente in fattura e non riceverà neppure alcun rimborso dal fisco per l’imposta a credito.

 

Einkommen– e Koerperschaftssteuer (Imposta sul reddito delle persone fisiche e imposta sul reddito delle persone giuridiche)

La regola è semplice: le persone fisiche pagano la Einkommensteuer, le persone giuridiche la Körperschaftssteuer.

Il termine „persona fisica“ indica il titolare dell’attività che con il suo nome e il suo patrimonio è responsabile per l’azienda. L’utile raggiunto alla fine dell’anno deve essere dichiarato insieme ad altri eventuali introiti, nella dichiarazione dei redditi. L’utile viene calcolato in base alla differenza fra le entrate e le spese aziendali, di cui non possono far parte i costi per spese personali, ossia case private, vestiti, pranzi privati, vacanze, ecc. Più elevato è l’utile, maggiore sarà il peso fiscale da sostenere: le aliquote applicabili vanno dal 15% fino al massimo del 45% più l’imposta aggiuntiva della solidarietà del 5,5% sull’IRPEF.

Le persone giuridiche come una società a responsabilità limitata pagano la Körperschaftssteuer.

L’utile viene dichiarato in questo caso sulla base della contabilità, bilancio e conto economico, ed è regolato dalle norme giuridiche in materia di reddito d’impresa. L’aliquota è del 15% più l’imposta della solidarietà (5,5% sull’importo IRES).

Un’azienda deve versare di norma 4 anticipi all’anno ai fini delle Einkommen- o Körperschaftssteuer, il cui ammontare viene stabilito dal fisco in base al debito presunto. Seguirà poi il conguaglio che comprenderà anche questi anticipi.

 

Gewerbesteuer (Imposta sulle attività commerciali, industriali e artigianali)

La Gewerbesteuer (Imposta sulle attività commerciali, industriali e artigianali) viene calcolata sul reddito annuale dell’impresa.

Le imprese devono di norma versare trimestralmente gli anticipi. L’aliquota viene fissata da ogni singolo comune (Gemeinde), la percentuale varia in media tra il 11-17% e vi possono essere aree in Germania dove l’aliquota è abbastanza alta.

 

 

 

Obblighi in materia di registrazione e tenuta della contabilità

Il commerciante è di norma obbligato alle seguenti registrazioni:

– deve tenere il „libro cassa“, riferito alle entrate e uscite giornaliere

– deve registrare le entrate e le uscite di merce.

L’obbligo alla tenuta della contabilità in partita doppia sussiste se:

– il fatturato annuo presunto supera la soglia di 600.000,00 Euro,

– l’utile nell’anno finanziario corrente è pari a oltre 60.000,00 Euro,

– il titolare dell’attività è iscritto nel Registro delle Imprese o è soggetto a tenuta della contabilità in partita doppia in base ad altre norme extra fiscali.

 

I liberi professionisti e gli imprenditori non iscritti nel Registro delle Imprese, e dunque non soggetti all’obbligo di tenuta della contabilità, hanno la possibilità di comunicare il proprio utile attraverso il calcolo del surplus (§ 4 capoverso 3 Einkommensteuergesetz).

Altrimenti bisogna tenere la contabilità di partita doppia con i movimenti registrati in Dare ed in Avere ed relativi all’anno finanziario.

 

Stephanie Deiters

Steuerberaterin. Commercialista

 

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