Con Risoluzione 11 dicembre 2007, n. 363, l’Agenzia delle Entrate, ha risposto all’istanza di interpello formulata dal Ministero di Grazia e Giustizia, in merito alla corretta disciplina applicabile, ai fini IRPEF, alle indennità percepite dai magistrati per l’attività resa in uno studio associato o in un’associazione professionale.
Secondo l’Agenzia, sono da considerarsi redditi assimilati al lavoro dipendente, anche se conseguiti nell’esercizio di arti e professioni, solamente i compensi previsti per le tre categorie di giudici onorari, elencati nell’art. 50, comma 1, lettera f), TUIR:
- Membri di commissione tributaria;
- Giudici di pace;
- Esperti del tribunale di sorveglianza.
In tutte le altre ipotesi, i compensi conseguiti nell’esercizio di pubbliche funzioni, sono da considerarsi a tutti gli effetti redditi da lavoro autonomo.
Fonte: www.seac.it
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