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6 Marzo 2015

Il Decreto Milleproroghe è legge: proroghe e rinvii in ambito fiscale

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Con la Legge n. 11 del 27 febbraio 2015 è stato convertito il Decreto Legge n. 192 del 31 dicembre 2014 (cosiddetto “Decreto Milleproroghe“). La Legge di conversione ed il testo coordinato sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio 2015.

Mettiamo in evidenza, in particolare, tra le misure di rilievo in ambito fiscale:

– la proroga delle disposizioni previste dall’articolo 27, commi 1 e 2, del Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011, per i soggetti che, avendone i requisiti, decidono di avvalersene, mediante la relativa scelta nel corso del 2015. Mediante questa proroga, è data la possibilità a coloro che aprono la partita Iva nel corso del 2015 di avvalersi ancora del regime fiscale dei “contribuenti minimi”, così come disciplinato prima dell’introduzione del nuovo regime forfetario previsto dalla Legge di Stabilità per il 2015 (articolo 10, comma 12-undecies);

– la proroga di due anni della disciplina prevista dalla Legge n. 238 del 30 dicembre 2010 in riferimento agli incentivi fiscali per i lavoratori che rientrano in Italia (articolo 10, comma 12-octies);

– il rinvio all’anno 2016 dell’introduzione dell’imposta municipale secondaria (Imus), che, a partire dal 2015, avrebbe dovuto sostituire il canone e la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità ed i diritti sulle pubbliche affissioni ed il canone per l’autorizzazione all’installazione di mezzi pubblicitari. Il rinvio è dovuto all’assenza del regolamento governativo che avrebbe dovuto dettare ai Comuni i criteri da seguire per l’applicazione della nuova imposta (articolo 10, comma 11-bis);

– il rinvio al 2017 della cancellazione dell’obbligo di presentazione della dichiarazione Iva in forma unificata e della conseguente eliminazione della comunicazione dei dati Iva. In base alle nuove norme, la dichiarazione annuale Iva dovrà essere presentata entro febbraio (e non dovrà essere più presentata la comunicazione dei dati Iva avente la medesima scadenza) a partire da quella per il 2016, e non più a partire da quella per il 2015 (articolo 10, comma 8-bis);

– la proroga della possibilità di avvalersi di un piano di rateazione dei debiti fiscali. La nuova normativa prevede che i contribuenti che siano decaduti dal beneficio del piano di rateazione entro il 31 dicembre 2014, potranno richiederlo nuovamente entro il 31 luglio 2015. Inoltre, è previsto espressamente che a seguito della presentazione della richiesta del piano di rateazione, non potranno essere avviate nuove azioni esecutive. Si ricorda che il piano di rateazione prevede un massimo di 72 rate mensili (articolo 10, comma 12-quinquies).

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