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Principi Contabili
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1 Gennaio 1970

IFRS 3 Aggregazioni aziendali – Applicazione del metodo d’acquisto

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Rettifiche al costo di un’aggregazione aziendale subordinate ad eventi futuri

32. Se un accordo di aggregazione aziendale prevede rettifiche al costo dell’aggregazione subordinate ad eventi futuri, l’acquirente deve includere l’importo di tali rettifiche nel costo dell’aggregazione alla data di acquisizione se la rettifica è probabile e può essere determinata attendibilmente.

33. Un accordo di aggregazione aziendale può consentire rettifiche al costo dell’aggregazione subordinate a uno o più eventi futuri. La rettifica può, per esempio, essere subordinata al mantenimento o al raggiungimento di un livello specifico di profitti negli esercizi futuri o al prezzo di mercato degli strumenti emessi che viene mantenuto. In genere è possibile stimare l’importo di tali rettifiche al momento della contabilizzazione iniziale dell’aggregazione, senza compromettere l’attendibilità delle informazioni, seppure con un minimo grado di incertezza. Se non si ve­rificano eventi futuri rilevanti ai fini delle rettifiche o se la stima deve essere rivi­sta, il costo dell’aggregazione aziendale deve essere rettificato di conseguenza.

34. Tuttavia, quando un accordo di aggregazione aziendale prevede tale rettifica, la stessa non è inclusa nel costo dell’aggregazione al momento della contabilizza­zione iniziale dell’aggregazione se non è probabile o se non può essere determi­nata attendibilmente. Se successivamente la rettifica diventa probabile e può essere determinata attendibilmente, il corrispettivo addizionale deve essere trattato come una rettifica al costo dell’aggregazione.

35. In alcune circostanze, all’acquirente può essere richiesto di effettuare un paga­mento successivo a favore del venditore come indennizzo per una riduzione del valore delle attività cedute, degli strumenti rappresentativi di capitale emessi o delle passività sostenute o assunte dall’acquirente in cambio del controllo dell’acquisito. Questo avviene quando, ad esempio, l’acquirente garantisce il prezzo di mercato degli strumenti rappresentativi di capitale o degli strumenti di debito emessi come parte del costo dell’aggregazione aziendale e deve emettere ulterio­ri strumenti rappresentativi di capitale o strumenti di debito al fine di reintegrare il costo originariamente stabilito. In tali casi, non viene rilevato alcun incremento nel costo dell’aggregazione aziendale. Nel caso degli strumenti rappresentativi di capitale, il fair value (valore equo) del pagamento addizionale è compensato da una riduzione di pari importo del valore attribuito agli strumenti emessi inizial­mente. Nel caso di strumenti di debito, il pagamento aggiuntivo è considerato co­me una riduzione del premio o un incremento dello sconto sull’emissione iniziale.

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