Con Sentenza 2 ottobre 2009, n. 21147, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo l’accertamento analitico-induttivo basato sulla percentuale di ricarico, nel caso in cui venga riscontrata una grave difformità fra la percentuale mediamente determinata dall’Amministrazione finanziaria e quella applicata dal contribuente in sede di dichiarazione.
Secondo i giudici, infatti, la differenza fra il coefficiente di ricarico risultante dalle scritture contabili e quello medio calcolato dall’Ufficio in base al settore di appartenenza, che nel caso esaminato era di ben 81 punti percentuali, non rappresenta una oscillazione poco significativa, ma “è tale da rendere inattendibili i ricavi dichiarati“.
Fonte: www.seac.it
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