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Principi Contabili
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1 Gennaio 1970

IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard – Appendice C

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Esenzioni per le aggregazioni aziendali 

La presente appendice costituisce parte integrante dell’IFRS. L’entità deve applicare le disposizioni seguenti alle aggregazioni aziendali che la stessa entità ha rilevato prima della data di passaggio agli IFRS.

C1. Il neo-utilizzatore può scegliere di non applicare retroattivamente l’IFRS 3 (rivisto nella sostanza nel 2008) alle pregresse aggregazioni aziendali (aggregazioni aziendali avvenute prima della data di passaggio agli IFRS). Tuttavia, se il neo-utilizzatore ridetermina una qualsiasi aggregazione aziendale per uniformarsi all’IFRS 3 (rivisto nella sostanza nel 2008), esso deve rideterminare tutte le aggregazioni aziendali successive e deve anche applicare lo IAS 27 (modificato nel 2008) a partire dalla stessa data. Per esempio, se il neo-utilizzatore sceglie di rideterminare una aggregazione aziendale verificatasi il 30 giugno 20X6, deve rideterminare tutte le aggregazioni aziendali che hanno avuto luogo tra il 30 giugno 20X6 e la data di passaggio agli IFRS, e deve inoltre applicare lo IAS 27 (modificato nel 2008) a partire dal 30 giugno 20X6.

C2. Un’entità non deve applicare lo IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere retroattivamente alle rettifiche del fair value (valore equo) e dell’avviamento derivanti da aggregazioni aziendali che si sono verificate prima della data del passaggio agli IFRS. Se l’entità non applica lo IAS 21 retroattivamente a tali rettifiche del fair value (valore equo) e dell’avviamento, deve trattarli come attività e passività dell’entità piuttosto che come attività e passività della società acquisita. Quindi, tali rettifiche di avviamento e di fair value (valore equo) sono già espresse nelle valute funzionali dell’entità o sono elementi non monetari in valuta estera che sono iscritti utilizzando il tasso di cambio applicato in conformità ai precedenti Principi contabili.

C3. Un’entità può applicare lo IAS 21 retroattivamente alle rettifiche del fair value (valore equo) e dell’avviamento derivanti da:

(a) tutte le aggregazioni aziendali che si sono verificate prima della data di passaggio agli IFRS; o

(b) tutte le aggregazioni aziendali che l’entità sceglie di rideterminare per essere conforme all’IFRS 3, come consentito dal paragrafo C1 sopra.

C4. La mancata applicazione retroattiva dello IFRS 3 a una pregressa aggregazione aziendale comporta che il neo- utilizzatore debba con riferimento a tale aggregazione aziendale:

(a) mantenere la stessa classificazione (come un’acquisizione da parte della legittima società acquirente, un’acquisizione inversa da parte della legittima società acquisita, o di un’unione di imprese) utilizzata nei bilanci redatti in conformità ai precedenti Principi contabili.

(b) rilevare, alla data di passaggio agli IFRS, tutte le attività e le passività acquisite o assunte in una pregressa aggregazione aziendale salvo:

(i) alcune attività e passività finanziarie eliminate in conformità ai precedenti Principi contabili (si veda il paragrafo B2); e

(ii) le attività, compreso l’avviamento, e le passività che non erano iscritte nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidato della società acquirente redatto in conformità ai precedenti Principi contabili e che non soddisferebbero le condizioni previste dagli IFRS per essere iscritte nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria individuale della società acquisita (si vedano i punti (f) – (i) seguenti). Il neo-utilizzatore deve rilevare qualsiasi conseguente cambiamento rettificando gli utili portati a nuovo (o, ove opportuno, un’altra voce del patrimonio netto), a meno che il cambiamento non derivi dall’iscrizione di un’attività immateriale precedentemente inclusa nell’avviamento (si vedano i punti (g)(i) seguenti).

(c) Il neo-utilizzatore deve escludere dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria d’apertura redatto in conformità agli IFRS qualsiasi voce rilevata in base ai precedenti Principi contabili che non soddisfi le condizioni previste dagli IFRS per essere iscritta come attività o passività in conformità agli IFRS. Il neo-utilizzatore deve contabilizzare le conseguenti variazioni come segue:

(i) il neo-utilizzatore può aver classificato una pregressa aggregazione aziendale come un’acquisizione e può aver rilevato come un’attività immateriale un elemento che non soddisfa le condizioni previste dallo IAS 38 Attività immateriali per essere rilevato come un’attività. Il neo utilizzatore deve riclassificare tale elemento (e, se del caso, le relative imposte differite e le partecipazioni di minoranza) come parte dell’avviamento (a meno che lo stesso non abbia portato l’avviamento direttamente in detrazione al patrimonio netto in conformità ai precedenti Principi contabili, si vedano di seguito i punti (g)(i) ed (i) seguenti);

(ii) il neo-utilizzatore deve imputare tutte le conseguenti variazioni agli utili portati a nuovo (1).

(d) Gli IFRS prevedono che la successiva valutazione di alcune attività e passività sia effettuata seguendo criteri valutativi diversi dal costo storico, quali il fair value (valore equo). Il neo-utilizzatore deve valutare tali attività e passività adottando tale criterio nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria d’apertura redatto in conformità agli IFRS, anche nel caso in cui queste ultime fossero state acquisite o assunte in una pregressa aggregazione aziendale. L’entità deve rilevare qualsiasi conseguente variazione apportata al valore contabile imputandola agli utili portati a nuovo (o, ove opportuno, a un’altra voce del patrimonio netto) invece che all’avviamento.

(e) Immediatamente dopo l’aggregazione aziendale, il valore contabile determinato in conformità ai precedenti Principi contabili delle attività acquisite e delle passività assunte in tale aggregazione aziendale costituirà il sostituto del costo in conformità agli IFRS a tale data. Se gli IFRS prevedono una valutazione di tali attività e passività in base al costo a una data successiva, il valore che rappresenta il sostituto del costo di cui in precedenza rappresenta la base per l’ammortamento in base al costo a partire dalla data dell’aggregazione aziendale.

(f) Se, in conformità ai precedenti Principi contabili, non era stata rilevata un’attività acquisita o una passività assunta in una pregressa aggregazione aziendale, tali elementi non possono avere un sostituto del costo pari a zero nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria di apertura redatto in conformità agli IFRS. Per contro, l’acquirente deve rilevare e valutare tale attività o passività nel proprio prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria consolidato al valore che sarebbe emerso dall’applicazione degli IFRS nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria dell’acquisita. Per esempio: se l’acquirente non aveva capitalizzato, in conformità ai precedenti principi contabili, i costi connessi a operazioni di leasing finanziario acquisite per mezzo di una pregressa aggregazione aziendale, lo stesso deve capitalizzare tali costi nel bilancio consolidato, considerato che lo IAS 17 Leasing prevede che l’acquisita debba effettuare tale capitalizzazione nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria redatto in conformità agli IFRS. Analogamente, se l’acquirente non aveva rilevato, in conformità ai precedenti Principi contabili, una passività potenziale ancora esistente alla data di passaggio agli IFRS, lo stesso deve rilevare tale passività potenziale a tale data, a meno che lo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali non ne vieti la rilevazione nel bilancio dell’acquisita. Per contro, se un’attività o una passività è stata inclusa nell’avviamento in conformità ai precedenti Principi contabili, pur potendo essere rilevata separatamente in base all’IFRS 3, tale attività o passività continua a far parte dell’avviamento, a meno che gli IFRS non ne richiedano l’iscrizione nel bilancio della società acquisita.

(g) Il valore contabile dell’avviamento nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria d’apertura redatto in conformità agli IFRS deve essere il valore contabile dell’avviamento stesso determinato in base ai precedenti Principi contabili alla data di passaggio agli IFRS, una volta effettuate le seguenti due rettifiche:

(i) se richiesto dai punti (c)(i) di cui sopra, il neo-utilizzatore deve aumentare l’importo dell’avviamento quando riclassifica una voce che aveva rilevato come un’attività immateriale in conformità ai precedenti Principi contabili. Analogamente, se il precedente punto (f) prevede che il neo-utilizzatore rilevi un’attività immateriale che, in conformità ai precedenti Principi contabili, era stata inclusa nell’avviamento, lo stesso deve diminuire conseguentemente il valore dell’avviamento nella dovuta misura (e, se opportuno, rettificare le imposte differite e le partecipazioni di minoranza);

(ii) Indipendentemente dalle eventuali indicazioni dell’esistenza di una perdita per riduzione di valore dell’avviamento, il neo-utilizzatore deve applicare lo IAS 36 nel verificare se l’avviamento ha subito una perdita per riduzione di valore alla data di passaggio agli IFRS e nell’imputare eventuali perdite per riduzione di valore agli utili portati a nuovo (o, se così previsto dallo IAS 36, alla riserva di rivalutazione). La verifica per riduzione di valore deve essere riferita alle condizioni esistenti alla data di passaggio agli IFRS.

(h) Non saranno effettuate altre rettifiche al valore contabile dell’avviamento alla data di passaggio agli IFRS. Per esempio, il neo-utilizzatore non deve rideterminare il valore contabile dell’avviamento per:

(i) escludere attività di ricerca e sviluppo in corso acquisite nell’aggregazione aziendale (a meno che le relative attività immateriali non soddisfino le condizioni previste dallo IAS 38 per la rilevazione nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della società acquisita);

(ii) rettificare il precedente ammortamento dell’avviamento;

(iii) annullare gli effetti delle rettifiche dell’avviamento non consentite dallo IFRS 3, ma effettuate in conformità ai precedenti Principi contabili come conseguenza delle rettifiche alle attività e alle passività apportate nel periodo che intercorre fra la data dell’aggregazione aziendale e la data di passaggio agli IFRS.

(i) Se il neo-utilizzatore aveva dedotto dal patrimonio netto l’avviamento in conformità ai precedenti Principi contabili:

(i) lo stesso non deve rilevare tale avviamento nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria d’apertura redatto in conformità agli IFRS. Inoltre, la medesima entità non deve riclassificare tale avviamento nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio, nel caso in cui ceda la controllata o nel caso in cui la partecipazione nella controllata subisca una perdita per riduzione di valore;

(ii) le rettifiche risultanti dalla risoluzione di una condizione di incertezza che influisce sul corrispettivo d’acquisto devono essere imputate agli utili portati a nuovo.

(j) In conformità ai precedenti Principi contabili, il neo-utilizzatore può non aver consolidato una società controllata acquisita in una pregressa aggregazione aziendale (per esempio, o perché la controllante non lo considerava una controllata in conformità ai precedenti Principi contabili o perché la controllante non redigeva il bilancio consolidato). Il neo-utilizzatore deve rettificare i valori contabili delle attività e delle passività della controllata per far coincidere questi ultimi con gli importi che risulterebbero nel prospetto della situazione patrimoniale- finanziaria della controllata stessa redatto in conformità agli IFRS. Il sostituto del costo dell’avviamento alla data di passaggio agli IFRS è pari alla differenza fra:

(i) la quota della controllante di tali valori contabili rettificati; e

(ii) il costo della partecipazione nella controllata iscritto nel bilancio separato della controllante.

(k) La valutazione delle partecipazioni di minoranza e delle imposte differite è conseguente alla valutazione di altre attività e passività. Pertanto, le rettifiche di cui sopra alle attività e passività rilevate hanno un impatto sulle partecipazioni di minoranza e sulle imposte differite.

C5. L’esenzione per le pregresse aggregazioni aziendali si applica anche ad acquisizioni passate di partecipazioni in collegate e a interessenze in joint venture. Inoltre, la data scelta ai fini del paragrafo C1 si applica ugualmente a tutte queste acquisizioni.

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