Il 28 settembre 2011, è stata presentata alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati un’interrogazione a risposta immediata riguardo alle problematiche connesse al regime tributario dei contribuenti minimi.
In particolare, gli interroganti hanno richiesto quali saranno, a decorrere dal periodo d’imposta 2012, i criteri di determinazione del reddito e le modalità di tassazione per i contribuenti che rientreranno nel regime degli ex minimi, a seguito dell’introduzione del nuovo regime dei minimi da parte del Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011.
Si ricorda che per questi contribuenti (ex minimi) è previsto l’esonero dall’obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte dirette e dell’Iva, e dalle liquidazioni e dai versamenti periodici rilevanti ai fini dell’Iva. Inoltre, la nuova disciplina ha disposto per i contribuenti ex minimi l’esenzione dall’Irap.
Nella risposta all’interrogazione, il Sottosegretario Bruno Cesario ha richiamato quanto già precisato dall’Agenzia delle Entrate: a partire dal 1° gennaio 2012, nei confronti dei contribuenti che rientrano nel regime degli ex minimi troveranno applicazione, ai fini del calcolo dell’Irpef , le consuete regole di determinazione del reddito d’impresa e di lavoro autonomo, nonché le aliquote ordinarie.
Gli interroganti hanno espresso preoccupazione per le difficoltà che incontreranno tali contribuenti a causa dell’assoggettamento agli studi di settore, dai quali erano esclusi fino all’entrata in vigore del Decreto Legge 98 del luglio 2011.
a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.
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