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9 Giugno 2012

Prevenzione e controllo dell’evasione fiscale: individuati gli indirizzi operativi dell’Amministrazione finanziaria per l’anno 2012.

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Nella Circolare n. 18 del 31 maggio 2012, l’Agenzia delle Entrate ha fornito gli indirizzi operativi per l’anno 2012 in materia di prevenzione e contrasto dell’evasione fiscale.

Le indicazioni fornite dall’Agenzia sono nella direzione dell’individuazione di situazioni di effettiva e consistente evasione fiscale al fine, soprattutto, di prevenire i fenomeni di evasione più pericolosi e diffusi. Sono richiesti, agli Uffici che effettuano i controlli, un lavoro approfondito di analisi della distribuzione del rischio di evasione all’interno di ciascuna realtà territoriale e la concentrazione dell’attenzione sui comportamenti evasivi che si prestano ad essere sistematicamente reiterati.

I comportamenti richiamati nella Circolare sono, in particolare, quelli di omessa contabilizzazione dei ricavi e dei compensi e, più in generale, tutti gli espedienti impiegati per non adempiere gli obblighi in materia di Iva.

Inoltre, è espressamente indicato il metodo sintetico come metodo di accertamento che garantisce un consistente aumento delle maggiori imposte accertate e definite. Ciò alla luce dei sempre diffusi fenomeni di sottodimensionamento del reddito complessivo dichiarato dalle persone fisiche.

Per l’anno 2012, sono stati confermati gli indirizzi forniti nel corso del 2009, del 2010 e del 2011. A questi, si devono aggiungere le indicazioni contenute, appunto, nella Circolare del 31 maggio 2012, relative sia alle attività di controllo specifiche, sia alle attività trasversali.

A partire da quest’anno, l’attività di tutoraggio riguarderà tutti i Grandi contribuenti che esercitano attività d’impresa. In questo ambito, sono specificamente individuati come importanti fattori di rischio gli schemi di pianificazione fiscale aggressiva, attuata anche su scala internazionale; le politiche di utilizzo strumentale delle perdite fiscali; le forme di arbitraggio basate sullo sfruttamento di strumenti finanziari complessi; le politiche di prezzi di trasferimento non in linea con il principio del valore normale.

Ai fini della determinazione del livello di rischio, dovranno essere considerati i comportamenti dai quali risulti la propensione o meno del contribuente alla costruzione di un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione finanziaria.

Le attività istruttorie esterne riguarderanno gli anni d’imposta 2009 e 2010. Le attività di accertamento saranno indirizzate principalmente sulle informazioni più rilevanti e recenti.

Riguardo alle imprese di medie dimensioni, l’obiettivo è quello di effettuare il controllo su almeno un quinto delle imprese.

I criteri da seguire sono principalmente l’assenza di controlli negli ultimi quattro anni; la presenza di perdite “sistemiche”; la presenza di almeno due annualità di redditività sensibilmente più bassa rispetto alla media della categoria economica di riferimento; la presenza del rischio di evasione in materia di Iva.

Riguardo alle imprese di minori dimensioni ed ai lavoratori autonomi, assume specifica rilevanza l’esigenza di individuare le operazioni attive non contabilizzate e la presenza di costi non deducibili ai fini dell’imposta sul reddito o non detraibili ai fini dell’Iva.

Nella Circolare sono indicate quattro direttrici che devono essere seguite nell’analisi del rischio e nella conseguente selezione delle posizioni da sottoporre a controllo. La prima direttrice prevede l’utilizzo dell’applicativo RADAR, con particolare riguardo ai soggetti non congrui rispetto agli studi di settore, ai soggetti congrui e “appiattiti”, ai soggetti congrui a seguito di adeguamento totale significativo, ai soggetti che non hanno presentato il modello relativo agli studi di settore pur essendo tenuti a farlo, ai soggetti che esercitano attività per le quali non sono applicabili gli studi di settore.

Più in particolare, tra tali soggetti sono considerati più a rischio i soggetti che hanno evidenziato una perdita per più periodi d’imposta consecutivi, quelli che hanno dichiarato componenti negativi di reddito, nella categoria dei costi residuali, di ammontare significativo, i soggetti per i quali l’applicazione degli studi di settore evidenzi valori degli indicatori di coerenza particolarmente anomali.

La seconda direttrice riguarda l’utilizzo dell’applicativo INTERSECO, volto ad individuare i soggetti titolari di partita Iva che hanno omesso di dichiarare, in tutto o in parte, compensi di lavoro autonomo certificati dai sostituti d’imposta nei modelli 770.

Come terza direttrice è indicato l’utilizzo dell’applicativo PANDORA, relativo all’individuazione dei soggetti che hanno omesso di dichiarare, in tutto o in parte, ricavi o compensi a fronte di attività di ristrutturazione o consulenza edilizia.

Infine, la quarta direttrice fa riferimento all’utilizzo delle liste d’ausilio prodotte dalla Direzione Centrale Accertamento, ed in particolare della lista dei soggetti a rischio elaborata incrociando le informazioni acquisite tramite le comunicazioni “clienti e fornitori” ed i dati dichiarati ai fini Iva; della lista dei soggetti a rischio in quanto hanno assunto dei comportamenti anomali nella gestione delle rimanenze di magazzino; della lista dei soggetti a rischio di omessa dichiarazione di compensi da parte delle Strutture Sanitarie Private negli anni 2007, 2008 e 2009; della lista dei soggetti che hanno raccolto, come gestori ed esercenti, le somme incassate nel 2007 mediante gli apparecchi di intrattenimento ed hanno omesso di dichiarare, in tutto o in parte, le somme loro spettanti come remunerazione dell’attività svolta; della lista dei soggetti che sono stati destinatari nel 2011 di comunicazioni riguardanti l’esistenza di anomalie degli indicatori economici ai fini degli studi di settore e che risultano non aver mutato il comportamento anomalo.

Nella Circolare è evidenziato, inoltre, come l’oggetto dell’attività di controllo dovrà riguardare soprattutto i rapporti finanziari e, in particolare, i conti correnti bancari e le relative movimentazioni. Ciò dovrà avvenire specialmente in caso di esercenti arti o professioni e di esercenti attività d’impresa aventi ad oggetto prestazione di servizi e commercio al dettaglio.

Un intero paragrafo della Circolare è dedicato agli enti non commerciali, alle Onlus ed agli altri soggetti che fruiscono di regimi agevolativi.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate si è occupata dei controlli sulle persone fisiche. Tali controlli riguardano in parte gli oneri dedotti dal reddito complessivo e le detrazioni operate sull’imposta lorda, e sono svolti tramite l’esame di documentazione presentata in contraddittorio dal contribuente, ma anche tramite l’incrocio con i dati presenti all’Anagrafe tributaria.

I controlli in questo ambito possono portare ad accertamenti parziali. Questi dovranno aumentare, soprattutto se derivanti da segnalazioni centralizzate riguardanti: redditi diversi per il periodo d’imposta 2008, redditi prodotti in forma associata per i periodi d’imposta 2007 e 2008, redditi da lavoro dipendente ed assimilati percepiti e non dichiarati da lavoratori domestici per il periodo d’imposta 2007, assegni periodici corrisposti al coniuge con riferimento al periodo d’imposta 2008.

Gli accertamenti ordinari, riguardanti la complessiva posizione reddituale delle persone fisiche che non siano titolari di redditi d’impresa o di lavoro autonomo, sono svolti seguendo principalmente il metodo della ricostruzione sintetica del reddito, ma la ricostruzione può anche essere analitica qualora vi siano, ad esempio, elementi patrimoniali di particolare entità.

Una specifica analisi dovrà riguardare le persone fisiche ad alta capacità contributiva, ossia quelle persone che possiedono un patrimonio di entità superiore ai cinque milioni di Euro.

E’ ricordata, altresì, la nuova metodologia di ricostruzione sintetica, prevista dall’articolo 38, quarto comma, del D.P.R. n. 600 del 1973, come riformulato dal Decreto Legge n. 78 del 2010, in vigore a partire dall’annualità 2009.

Nella Circolare sono illustrati anche gli indirizzi operativi relativi all’attività di controllo fiscale trasversale. In particolare, questi riguardano l’attività in materia di antifrode, l’attività di contrasto all’evasione internazionale, l’attività a proiezione internazionale, l’attività relativa a tributi indiretti diversi dall’Iva, l’attività in materia di riscossione.

Infine, i paragrafi conclusivi sono dedicati alla pianificazione ed alla consuntivazione ed all’obiettivo monetario per il 2012.

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.

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