Nella Risoluzione n. 69 del 27 giugno 2011, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle erogazioni liberali in favore degli enti o delle Chiese rappresentate dalla Tavola valdese.
In particolare, la questione posta all’Agenzia delle Entrate riguarda l’individuazione delle modalità di pagamento e di certificazioni delle erogazioni liberali effettuate in denaro per la fruizione della deduzione dal reddito complessivo, nel limite massimo di 1.032,91 Euro, prevista dall’articolo 10, comma 1, lettera l), del TUIR.
L’Agenzia, ricordando quanto stabilito dal Decreto del Ministero delle Finanze del 1993, emanato previo accordo con la Tavola valdese, ha affermato che le erogazioni liberali in denaro possono risultare, oltre che dalla ricevuta di versamento in conto corrente postale e, in caso di bonifico bancario, dalla ricevuta rilasciata dalla Banca, anche dalla attestazione o dalla certificazione rilasciata dalla Tavola valdese, su appositi stampati numerati.
Tale attestazione o certificazione rilasciata dalla Tavola valdese deve contenere alcuni dati essenziali: il numero progressivo dell’attestazione o della certificazione, il cognome, il nome e la residenza del donante, l’importo e la causale dell’erogazione liberale. L’attestazione o la certificazione, inoltre, può essere rilasciata e sottoscritta sia dal legale rappresentante della Tavola valdese, sia dagli altri soggetti incaricati dalla Tavola valdese presso le Chiese che fanno parte dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi.
a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.
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