Con una Nota del 24 marzo 2014, il Dipartimento delle Finanze ha chiarito che non è necessaria l’introduzione di un’apposita disposizione legislativa affinché i Comuni possano richiedere il versamento di acconti relativi alla Tari.
I Comuni, infatti, nell’esercizio della loro potestà regolamentare, sono liberi di determinare le modalità di riscossione della tassa, con l’unico limite del necessario rispetto della previsione di almeno due rate semestrali.
La conclusione espressa dal Dipartimento delle Finanze è che i Comuni, anche nelle more dell’approvazione della delibera regolamentare di disciplina della Tari, potranno stabilire di riscuotere il tributo con un numero diverso di rate, anche di differente importo, e potranno eventualmente prevedere il versamento di acconti sulla base degli importi versati nell’anno precedente.