Nella Circolare n. 1 del 20 gennaio 2016, l’Agenzia delle Entrate ha fornito diversi chiarimenti in merito al trattamento fiscale delle operazioni relative alla fase di smantellamento dei padiglioni presso l’Expo 2015 di Milano.
Le questioni affrontate nella Circolare riguardano, in particolare, la cessione dei beni utilizzati durante la manifestazione e la rilevanza territoriale dei servizi di smantellamento dei padiglioni.
Per quanto riguarda la cessione dei beni, l’Agenzia delle Entrate si è occupata:
- degli effetti della cessione sul regime di non imponibilità Iva applicato all’acquisto o all’importazione dei beni ceduti;
- del regime fiscale della cessione dei padiglioni (distinguendo le cessioni effettuate dai Partecipanti Ufficiali dalle cessioni effettuate dai Partecipanti Non ufficiali) e dei beni diversi dai padiglioni. L’analisi del regime fiscale ha per oggetto sia il regime applicabile ai fini Iva, sia le regole relative all’imposta di registro, all’imposta sulle donazioni ed alle imposte sul reddito;
- della cessione dei beni con trasporto fuori dal territorio dell’Unione Europea.
Per quanto riguarda la rilevanza territoriale dei servizi di smantellamento, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che tali servizi sono qualificabili, ai fini Iva, come prestazioni relative ad attività fieristica e di esposizione e trovano quindi, applicazione i relativi criteri di territorialità e di fatturazione. Inoltre, i servizi di smontaggio e smantellamento dei padiglioni sono riconducibili all’attività di demolizione e, se resi a soggetti passivi Iva, ricadono nell’ambito di applicazione del meccanismo dell’inversione contabile.