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25 Febbraio 2022
4 Minuti di lettura

Aiuti per il settore del wedding: ecco le prime indicazioni per l’attuazione.

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Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2022 il Decreto adottato dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze il 30 dicembre 2021 riguardante i criteri e le modalità da applicare per l’erogazione dei contributi alle imprese che operano nei settori del “wedding”, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di cerimonie e nel settore dell’Hotellerie-restaurant-catering (anche detto settore “Horeca”).

I contributi sono stati previsti dal Decreto “Sostegni-bis” del maggio del 2021. L’intento è quello di mitigare la crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Le risorse finanziarie stanziate sono pari a 60 milioni di Euro per l’anno 2021, delle quali una quota pari a 40 milioni di Euro è destinata al settore del “wedding”; una quota pari a 10 milioni di Euro è destinata al settore, diverso dal “wedding”, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie; una quota pari a 10 milioni di Euro è destinata al settore dell’Horeca.

Le imprese che possono beneficiare dei contributi devono aver subito, nel 2020, una riduzione del fatturato non inferiore al 30 % rispetto al fatturato del 2019 e devono aver registrato nel 2020 un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore alla percentuale definita con un Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Le imprese beneficiarie, inoltre, devono risultare regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese; devono avere la sede legale o operativa situata nel territorio nazionale; non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità di liquidazione e non devono essere già in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019.

L’aiuto fornito alle imprese in questione consiste in un contributo a fondo perduto. Una volta scaduto il termine per la presentazione delle istanze di accesso al contributo, la ripartizione delle risorse a disposizione avverrà secondo le seguenti modalità: il 70 % di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese che hanno presentato istanza e che sono ammesse al beneficio; il 20 % di ciascuna assegnazione è ripartito in via aggiuntiva rispetto alla prima assegnazione tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare di ricavi superiore a 100.000 Euro nel 2019; il restante 10 % di ciascuna assegnazione è ripartito in via aggiuntiva rispetto alle prime due assegnazioni tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 300.000 Euro nel 2019.

Si tratta di un contributo che non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e del valore della produzione netta ai fini dell’Irap.

Le imprese interessate devono presentare per via telematica un’istanza all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione dei requisiti richiesti per l’accesso al contributo. Ogni impresa può presentare una sola istanza. L’istanza può essere presentata anche da un intermediario delegato al servizio del Cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate.

Le modalità di effettuazione dell’istanza, il suo contenuto, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento che sia necessario all’attuazione di tale misura dovranno essere definiti con un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che dovrà essere adottato entro 60 giorni dalla pubblicazione del Decreto Ministeriale.

Il contributo sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza di accesso.

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