Nella Circolare n. 2 del 29 gennaio 2016, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha fornito alcune istruzioni riguardo all’applicazione, nelle aree di propria competenza, delle nuove regole, introdotte con il Decreto Legislativo n. 156 del 24 settembre 2015, nell’ambito della disciplina dell’interpello tributario.
La prima parte della Circolare è dedicata alle diverse tipologie di interpello che possono essere presentate dai contribuenti:
- l’interpello ordinario;
- l’interpello probatorio;
- l’interpello antiabuso;
- l’interpello disapplicativo.
Sono, inoltre, ricordati i termini entro i quali gli uffici dell’Amministrazione finanziaria devono rispondere alle istanze di interpello: 90 giorni per l’interpello ordinario e 120 giorni per le altre forme di interpello, decorrenti dalla data di ricezione dell’istanza.
In mancanza di risposta, il silenzio equivale a condivisione da parte dell’Amministrazione finanziaria (silenzio-assenso). Conseguentemente, eventuali atti amministrativi emanati in difformità alla soluzione prospettata dal contribuente nell’istanza di interpello saranno considerati nulli.
La seconda parte della Circolare riguarda, inoltre, la legittimazione ed i presupposti che devono essere rispettati per la presentazione dell’interpello.
Nella terza parte, viene precisato il contenuto delle istanze di interpello.
Inoltre, sono trattate: nella quarta parte della Circolare, la fase dell’istruttoria; nella quinta parte, le cause di inammissibilità delle istanze di interpello; nella sesta parte, le questioni relative al coordinamento con l’attività di accertamento ed il contenzioso; nella settima parte, le modifiche e le abrogazioni.
L’ottava parte, infine, riguarda l’attività di monitoraggio dell’istituto, sia da parte dell’Area Dogane, sia da parte dell’Area Monopoli.