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8 Ottobre 2021
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Delega per la riforma fiscale: approvato il disegno di legge.

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Con un Comunicato Stampa del Governo del 5 ottobre 2021, è stato reso noto che il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha approvato il disegno di legge delega per l’attuazione della riforma fiscale.

Secondo quanto illustrato nel Comunicato Stampa, la legge delega interviene su una serie di aspetti in materia fiscale.

  • SISTEMA DUALE E IRPEF. E’ prevista la riforma delle imposte sui redditi personali con particolare attenzione all’Irpef ed alle imposte sostitutive. La riforma si basa sul completamento del sistema duale di distinzione tra i redditi da capitale ed i redditi da lavoro e sulla riduzione delle aliquote che si applicano ai redditi da lavoro. Per i redditi da capitale, è prevista una tassazione proporzionale con la tendenza ad un’aliquota uguale per tutti i redditi in questione. Per i redditi da lavoro, la riduzione da introdurre riguarderà le aliquote effettive medie e marginali dell’Irpef. La delega prevede anche una revisione delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta. E’ prevista, infine, una revisione della tassazione del risparmio.
  • TASSAZIONE DEL REDDITO D’IMPRESA. L’obiettivo è quello di rendere coerente il futuro sistema di tassazione del reddito d’impresa con il sistema duale dell’imposizione personale. Nell’attuazione della delega, potrà essere modificata la struttura delle imposte a carico delle imprese (aliquote e base imponibili) in modo da allinearla a quella tendenzialmente omogenea prevista per la tassazione dei redditi da capitale. Gli interventi di riforma potranno anche favorire la semplificazione dell’Ires con conseguente riduzione degli adempimenti a carico delle imprese.
  • IVA E IMPOSTE INDIRETTE. L’obiettivo è quello di razionalizzare il meccanismo dell’Iva, con riferimento anche ai livelli delle aliquote ed alla distribuzione delle basi imponibili tra le aliquote stesse. Tutto questo nell’ottica della semplificazione del tributo e della riduzione dei livelli di evasione e di erosione dell’imposta.
  • IRAP. La riforma prevede il graduale superamento dell’Irap.
  • CATASTO. E’ prevista l’introduzione di modifiche volte a far emergere immobili e terreni non accatastati. E’ previsto, inoltre, l’avvio di una procedura di integrazione delle informazioni sui fabbricati attualmente presenti nel Catasto. Per ciascuna unità immobiliare dovrà essere rilevato il relativo valore patrimoniale in base ai valori normali espressi dal mercato, con la previsione anche di meccanismi di adeguamento periodico. Le nuove informazioni non saranno disponibili prima del 1° gennaio 2026. Il Governo ha tenuto a precisare che comunque questo intervento sul sistema catastale non avrà alcun impatto tributario. Gli estimi catastali, le rendite ed i valori patrimoniali per la determinazione delle imposte, infatti, rimarranno quelli attuali.
  • IMPOSTE LOCALI. La riforma prevede la sostituzione delle addizionali regionali e comunali dell’Irpef con delle sovraimposte sull’Irpef. E’ prevista, inoltre, la revisione dell’attuale riparto tra Stato e Comuni del gettito dei tributi sugli immobili destinati ad uso produttivo, al fine di rendere l’Imu un’imposta interamente comunale.
  • RISCOSSIONE. La riforma del sistema della riscossione prevede il superamento dell’attuale sistema in cui vi è una separazione tra il soggetto titolare della funzione della riscossione (Agenzia delle Entrate) ed il soggetto incaricato dello svolgimento della relativa attività (Agenzia delle Entrate-Riscossione). E’ previsto un potenziamento dell’attività di riscossione mediante l’adozione di nuovi modelli organizzativi e di forme di integrazione nell’uso delle banche dati.
  • CODICI. E’ prevista la codificazione delle norme tributarie.
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