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17 Giugno 2022
4 Minuti di lettura

Credito d’imposta per produttori di videogiochi: ecco il codice tributo.

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Con la Risoluzione n. 26 dell’8 giugno 2022, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo da inserire nel modello F24 per utilizzare il credito d’imposta in favore delle imprese di produzione dei videogiochi.

L’Agenzia delle Entrate ha ricordato che, con la Legge n. 220 del 2016, contenente la disciplina del cinema e dell’audiovisivo, è stato introdotto un credito d’imposta in favore delle imprese di produzione cinematografica ed audiovisiva nella misura compresa tra il 15 % ed il 40 % del costo complessivo di produzione di opere cinematografiche e audiovisive.

Con un Decreto del Ministero della Cultura del 12 maggio 2021 sono state disciplinate le modalità di applicazione del credito d’imposta in favore delle imprese di produzione di videogiochi. Secondo la definizione contenuta in tale Decreto, il videogioco è l’opera audiovisiva che simula situazioni ambientate in mondi virtuali o reali di diversa natura ed è costruita intorno a un percorso di base che si sviluppa in funzione dell’interazione ludica con uno o più giocatori.

Il credito d’imposta è riconosciuto ai produttori di videogiochi nella misura del 25 % del costo di produzione dei videogiochi riconosciuti come italiani, fino all’ammontare massimo di un milione di Euro per ciascuna impresa di produzione o per ciascun gruppo di imprese. Deve trattarsi di videogiochi che siano stati riconosciuti dall’apposita commissione esaminatrice come opere di valore culturale e che contribuiscano allo sviluppo della creatività italiana ed europea nei videogiochi attraverso elementi di qualità, originalità ed innovazione tecnologica ed artistica.

Si tratta di un credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione in un modello F24 da presentare tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

In base a quanto previsto dal Decreto di attuazione del 2021, la Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura deve comunicare per via telematica all’Agenzia delle Entrate, entro il giorno 5 di ogni mese, i dati dei soggetti ai quali, nel mese precedente, è stato riconosciuto il credito d’imposta in questione con l’indicazione degli importi riconosciuti e delle eventuali variazioni, revoche e cessioni intervenute o accettate nel corso del mese.

Inoltre, ciascun beneficiario del credito d’imposta potrà visualizzare l’importo fruibile in compensazione dal proprio “Cassetto fiscale”, accessibile dall’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate.

Il codice tributo istituito con la Risoluzione dell’8 giugno 2022 è il codice “6977”. Il codice dovrà essere inserito nella sezione “Erario” del modello F24, nella colonna “importi a credito compensati” o, nel caso in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Nel campo “anno di riferimento” deve essere indicato l’anno al quale si riferisce il credito d’imposta.

Sarà l’Agenzia delle Entrate, in fase di elaborazione dei modelli F24 presentati, a verificare che i contribuenti che hanno presentato il modello di pagamento siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura e che l’importo utilizzato in compensazione non ecceda l’importo indicato nell’elenco, tenendo conto anche di eventuali variazioni e revoche trasmesse successivamente dalla Direzione generale stessa.

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