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14 Gennaio 2017

Credito d’imposta per ricerca e sviluppo: ne beneficiano anche i test di laboratorio

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Presentato all’Agenzia delle Entrate un interpello riguardo alla corretta applicazione della disciplina relativa al credito d’imposta per l’attività di ricerca e sviluppo, prevista dal Decreto Legge n. 145 del 23 dicembre 2013 e dalla Legge di Stabilità per il 2015.

In particolare, la società istante svolge attività di produzione di prodotti in gomma. Dal 2015, ha realizzato attività di ricerca e sviluppo, portando avanti quattro diversi progetti. Una parte dei costi sostenuti dall’istante riguarda i test e le prove di laboratorio. Il dubbio posto all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate è se tali costi siano ammissibili ai fini della determinazione del credito d’imposta in questione e, in caso di risposta affermativa, a quale tipologia di spesa siano riconducibili (spese per le quali è previsto il credito d’imposta nella misura del 25 % o spese per le quali è previsto il credito d’imposta nella misura del 50 %).

L’Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti richiesti con la Risoluzione n. 119 del 22 dicembre 2016.

In primo luogo, ha ricordato che l’agevolazione in questione è riconosciuta alle imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo dal 2015 al 2019.

Il credito d’imposta è concesso nella misura del 25 % delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Inoltre, la misura del credito è elevata al 50 % per le spese relative all’assunzione di personale altamente qualificato e per le spese relative a contratti di ricerca cosiddetta extra-muros, ossia a contratti stipulati con Università, enti di ricerca ed altre imprese, comprese le start-up innovative.

L’Agenzia delle Entrate, per rispondere al quesito sottoposto alla sua attenzione dalla società istante, ha richiesto un parere al Ministero dello sviluppo economico. Secondo tale parere, i test e le prove di laboratorio sviluppati dall’istante sono parte inscindibile del percorso di ricerca industriale che ha condotto alla realizzazione dei prodotti dell’impresa. Si tratta, quindi, di attività di ricerca che rientra certamente nell’ambito di applicazione del credito d’imposta.

Inoltre, i costi per tale attività di ricerca devono essere assimilati ai costi per le attività di ricerca commissionate a terzi per le quali spetta il credito d’imposta nella misura del 50 % delle spese sostenute e documentate.

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