NULL
Altre Novità
20 Dicembre 2019

Credito d’imposta per le edicole: istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione

Scarica il pdf

Istituito un nuovo codice tributo dall’Agenzia delle Entrate per l’utilizzo del credito d’imposta previsto in favore degli esercenti attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici (Tax credit edicole).

Ricordiamo che la Legge di Bilancio per il 2019 aveva introdotto questo credito d’imposta per gli esercenti attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, parametrato all’Imu, alla Tasi, al Cosap ed alla Tari, dovuti per i locali nei quali si svolge l’attività di vendita al dettaglio ed alle eventuali spese di locazione o altre spese che devono essere individuate nel Decreto di attuazione della disciplina in materia.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24.

Con il Decreto emesso il 31 maggio 2019 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze sono state definite le disposizioni per l’applicazione di tale credito d’imposta.

E’ stato previsto, in particolare, che il modello F24 per l’utilizzo del credito d’imposta deve essere trasmesso necessariamente attraverso i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari da parte del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il codice tributo istituito è il codice “6913“.

Tale codice tributo deve essere inserito nella sezione “Erario” del modello F24, nella colonna degli “importi a credito compensati” oppure, nel caso in cui il contribuente debba procedere al riversamento del credito d’imposta, nella colonna degli “importi a debito versati”.

Nel campo “anno di riferimento” deve essere indicato l’anno in cui è stata presentata la domanda di accesso al credito d’imposta.

Nella Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate è, altresì, precisato che l’Agenzia medesima, in fase di elaborazione dei modelli F24 presentati, verifica che i contribuenti che hanno presentato tali modelli siano presenti nell’elenco dei beneficiari trasmesso dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che l’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non sia superiore all’importo indicato in tale elenco.

Articoli correlati
31 Ottobre 2025
Partita IVA per Architetti: costi, contributi previdenziali e tasse

Ecco una guida utile per comprendere come aprire Partita IVA per Architetti, quali...

31 Ottobre 2025
Certificazioni Uniche 2025: le nuove regole per la richiesta massiva dei dati

Novità introdotte dal provvedimento del 20 ottobre 2025 In data 20 ottobre 2025, con...

31 Ottobre 2025
Anc: sanzioni tributarie e responsabilità del professionista, auspicato un intervento del governo volto a fare chiarezza

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Nazionale...

Affidati ad un professionista
Richiedi una consulenza con un nostro esperto