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9 Gennaio 2015

Aggiornamento del Catasto Terreni: in una Circolare le nuove prassi applicative

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Con la Circolare n. 30 del 29 dicembre 2014, l’Agenzia delle Entrate ha indicato le modalità da seguire per la corretta predisposizione degli atti di aggiornamento del Catasto Terreni.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha analizzato la nuova versione della procedura Pregeo 10, attivata nel 2009 allo scopo di realizzare l’approvazione automatica degli atti di aggiornamento.

La precedente versione permetteva la predisposizione di atti di aggiornamento destinati alla trattazione automatica soltanto nel 50 % dei possibili casi di variazione del Catasto Terreni.

La nuova versione riconosce automaticamente le variazioni catastali e, quindi, la natura dell’atto sulla base della proposta di aggiornamento, dell’estratto di mappa e del modello per il trattamento dei dati censuari.

Come precisato nella Circolare, gli atti di aggiornamento sono ora raggruppati in tre macro categorie: “ordinaria”, “semplificata” e “speciale”, sulla base delle loro caratteristiche e dei loro contenuti.

Gli atti di aggiornamento della macro categoria “ordinaria” sono:

– gli atti di aggiornamento che devono essere predisposti con rilievo appoggiato ai punti fiduciali (tipo di frazionamento; tipo mappale per nuova costruzione con superficie del fabbricato superiore a 20 metri quadrati; tipo mappale per ampliamento con incremento della superficie coperta maggiore del 50 % della superficie occupata dal corpo di fabbrica preesistente; atto di aggiornamento misto; tipo mappale con stralcio di corte);

– atti di aggiornamento che non utilizzano l’estratto di mappa rilasciato dall’Ufficio e per i quali non è obbligatoria la fornitura del libretto delle misure (tipo mappale con conferma di mappa; tipo mappale con soppressione di subalterni rurali);

– atti di aggiornamento che utilizzano l’estratto di mappa rilasciato dall’Ufficio e per i quali non sono necessarie misure (tipo di frazionamento per l’attribuzione di un numero identificativo catastale autonomo a fabbricati graffati alle particelle con qualità Ente Urbano; tipo mappale per l’attribuzione di un numero identificativo catastale autonomo a fabbricati graffati alle particelle censite al Catasto Terreni; tipo mappale per la fusione di particelle).

Gli atti di aggiornamento della macro categoria “semplificata” sono i tipi mappali per la denuncia di costruzioni di scarsa rilevanza cartografica. Si tratta:

– dei tipi mappali per la denuncia di unità afferenti fabbricati già censiti o nuove costruzioni con superficie minore o uguale a 20 metri quadrati;

– dei tipi mappali per la denuncia di costruzioni realizzate in aderenza a fabbricati già inseriti in mappa e comportanti un incremento di superficie coperta minore o uguale al 50 % della superficie occupata dal corpo di fabbrica preesistente;

– dei tipi mappali per la denuncia di manufatti precari in lamiera o legname, le costruzioni in muratura di pietrame a secco, le tettoie, le vasche o simili, con modesta consistenza plano-volumetrica.

Gli atti di aggiornamento della macro categoria “speciale” sono:

– il tipo particellare;

– l’atto di aggiornamento a rettifica di un atto precedente, per il quale sono errate alcune misure significative.

La nuova procedura, come detto, riconosce automaticamente la tipologia dell’atto di aggiornamento. Inoltre, se il riconoscimento automatico dell’atto di aggiornamento non è univocamente desumibile dalla componente grafica della proposta di aggiornamento, la nuova procedura predispone comunque un modello per il trattamento dei dati censuari, adottando una delle soluzioni possibili.

Il solo caso nel quale il modello per il trattamento dei dati censuari non viene generato automaticamente è quello del tipo mappale con stralcio di corte. La procedura, infatti, non è in grado di distinguere tale fattispecie da quella del “tipo frazionamento + tipo mappale”. Il professionista dovrà, quindi, compilare manualmente il modello per il trattamento dei dati censuari.

Nella Circolare, sono state fornite ulteriori informazioni riguardo ai casi nei quali è necessario ricorrere allo schema ausiliario per il trattamento dei dati censuari e riguardo alla formazione dei lotti nell’ambito dei tipi mappali.

Un intero paragrafo della Circolare, inoltre, è stato dedicato alle regole da seguire per la predisposizione di particolari atti di aggiornamento.

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