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19 Novembre 2011

Approvato lo Statuto delle imprese, con tutte le norme fondamentali a tutela della liberta’ d’impresa e delle piccole e medie imprese.

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E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14 novembre 2011, la Legge n. 180 dell’11 novembre 2011 dal titolo: “Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese”, entrata in vigore il 15 novembre.

Nell’articolo 1 delle Legge viene detto che la Legge medesima definisce lo statuto delle imprese e dell’imprenditore al fine di assicurare lo sviluppo della persona attraverso il valore del lavoro, sia esso svolto in forma autonoma che d’impresa, e di garantire la libertà di iniziativa economica privata, in conformità agli articoli 35 e 41 della Costituzione.

Nel nuovo Statuto delle imprese vengono enunciati dei principi che costituiscono “norme fondamentali di riforma economico-sociale della Repubblica e principi dell’ordinamento giuridico dello Stato”. Questi principi rappresentano l’attuazione della comunicazione della Commissione europea del 25 giugno 2008 destinata, in particolare, alla salvaguardia delle piccole imprese.

Gli obiettivi dello Statuto sono:
– il riconoscimento del contributo fondamentale delle imprese alla crescita dell’occupazione ed alla prosperità economica ed il riconoscimento dei doveri che l’imprenditore deve osservare nell’esercizio della propria attività;
– la promozione di un quadro normativo e di un contesto sociale e culturale volti a favorire lo sviluppo delle imprese, anche di carattere familiare;
– la realizzazione di sistemi sanzionatori più equi in relazione agli adempimenti che devono osservare le imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni;
– la promozione dell’inclusione delle problematiche sociali e delle tematiche ambientali nello svolgimento dell’attività delle imprese e nei loro rapporti con le parti sociali;
– la promozione di condizioni che facilitino l’avvio di nuove imprese, in particolare da parte di giovani e donne;
– la valorizzazione del potenziale di crescita, di produttività e di innovazione delle imprese, con riferimento particolare alle micro, piccole e medie imprese;
– la promozione delle condizioni per favorire la competitività del sistema produttivo nazionale nel contesto europeo ed internazionale;
– l’adeguamento dell’intervento pubblico e dell’attività della pubblica amministrazione alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese.

Vengono, quindi, enunciati nella Legge tutta una serie di principi fondamentali, come la libertà di iniziativa economica, la sussidiarietà orizzontale, la riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

Viene, inoltre, affermata la libertà delle imprese di aderire ad una o più associazioni.

L’articolo 6 dello Statuto è dedicato alle procedure di valutazione, ossia alle procedure che lo Stato, le Regioni, gli enti locali e gli enti pubblici devono seguire per valutare l’impatto delle iniziative legislative e regolamentari, anche di natura fiscale, sulle imprese, prima della loro adozione.

L’articolo 7 è, poi, destinato alla riduzione ed alla trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese, l’articolo 11 alla certificazione sostitutiva ed alla procedura di verifica, l’articolo 13 alla disciplina degli appalti pubblici, l’articolo 14 al consorzio obbligatorio nel settore dei laterizi, l’articolo 16 alle politiche pubbliche per la competitività.

L’articolo 17 dello Statuto prevede l’istituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, del Garante per le micro, piccole e medie imprese. L’articolo 18, inoltre, prevede che ogni anno, entro il 30 giugno, il Governo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza unificata, presenti alle Camere un disegno di legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese volto a definire gli interventi in materia per l’anno successivo.

      
 

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.

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