31. Errori nella preparazione dei bilanci di uno o più esercizi precedenti possono essere scoperti nell’esercizio corrente. Errori possono verificarsi come risultato di errori matematici, errori nell’applicazione di principi contabili, interpretazione distorta di fatti, frodi o negligenze. L’effetto della correzione di questi errori partecipa normalmente alla determinazione dell’utile o della perdita dell’esercizio corrente.
32. In rari casi, può verificarsi che un errore abbia un effetto talmente significativo sui bilanci di uno o più esercizi precedenti che non si può più ritenere che quei bilanci fossero attendibili alla data della loro pubblicazione. Questi errori vengono definiti errori determinanti. Un esempio di errore determinante è l’inclusione nel bilancio di un esercizio precedente di ammontari rilevanti di lavori in corso e di crediti riguardo a contratti illeciti che non possono essere fatti rispettare. La correzione di errori determinanti che si riferiscono a esercizi precedenti richiede il ricalcolo dell’informazione comparativa o la presentazione di una informativa aggiuntiva pro forma.
33. La correzione di errori determinanti può essere distinta dai cambiamenti nelle stime contabili. Le stime contabili, per loro natura, sono approssimazioni che possono dover essere riviste se si viene a conoscenza di informazioni aggiuntive. Per esempio, l’utile o la perdita rilevata come conseguenza di sopravvenienza che in precedenza non poteva essere attendibilmente stimata non rappresenta la correzione di un errore determinante.