Generali
107. Il bilancio deve, distinguendo tra le attività immateriali generate internamente e le altre attività immateriali, evidenziare le seguenti informazioni per ciascuna classe di attività immateriali:
(a) le vite utili o i tassi di ammortamento utilizzati;
(b) i metodi di ammortamento utilizzati;
(c) il valore contabile lordo e l’ammortamento accumulato (insieme alle perdite durevoli di valore accumulate) all’inizio e alla fine dell’esercizio;
(d) la voce (voci) di conto economico in cui è incluso l’ammortamento delle attività immateriali;
(e) una riconciliazione del valore contabile all’inizio e alla fine dell’esercizio che mostri:
(i) le variazioni, indicando separatamente quelle derivanti dallo sviluppo interno e quelle da aggregazioni di imprese;
(ii) le cessazioni e le dismissioni;
(iii) gli aumenti o le diminuzioni avvenute nel corso dell’esercizio dovute a rivalutazioni così come previsto dai paragrafi 64, 76 e 77 e (qualora esistano) dalle perdite durevoli di valore rilevate o stornate direttamente in patrimonio netto secondo le disposizioni dello IAS 36, Riduzione durevole di valore delle attività;
(iv) le perdite durevoli di valore rilevate in conto economico nel corso dell’esercizio (qualora esistano) secondo le disposizioni dello IAS 36;
(v) le perdite durevoli di valore stornate in conto economico nel corso dell’esercizio (qualora esistano) secondo le disposizioni dello IAS 36;
(vi) l’ammortamento rilevato nel corso dell’esercizio;
(vii) le differenze nette di cambio derivanti dalla conversione del bilancio di una società estera; e
(viii) le altre variazioni di valore contabile avvenute nel corso dell’esercizio. L’informazione comparativa non è richiesta.
108. Una classe di attività immateriali è un gruppo di attività di natura e uso simile per l’attività aziendale. Esempi di classi separate possono includere:
(a) marchi;
(b) testate giornalistiche e diritti di utilizzazione di titoli editoriali;
(c) software;
(d) licenze e diritti di franchising;
(e) diritti di autore, brevetti e altri diritti industriali, diritti di servizi e operativi;
(f) ricette, formule, modelli, progettazioni e prototipi; e
(g) attività immateriali in via di sviluppo.
Le classi sopra menzionate possono essere scomposte (aggregate) in classi più piccole (più grandi) se ciò comporta un grado di informazione più utile per gli utilizzatori del bilancio.
109. L’impresa evidenzia l’informazione sulle attività immateriali che hanno subito una riduzione durevole di valore secondo le disposizioni dello IAS 36 in aggiunta alle informazioni richieste dal paragrafo 107 (e) (iii) a (v).
110. L’impresa evidenzia la natura e l’effetto di un cambiamento in una stima contabile che ha un effetto rilevante nell’esercizio in corso o che si suppone abbia un rilevante effetto negli esercizi successivi, secondo le disposizioni dello IAS 8, Utile (perdita) d’esercizio, errori determinanti e cambiamenti di principi contabili. Tale informativa può originare da cambiamenti avvenuti nel:
(a) periodo di ammortamento;
(b) metodo di ammortamento; o
(c) valori residui.
111. Il bilancio deve, inoltre, evidenziare:
(a) se un’attività immateriale è ammortizzata per un periodo superiore ai venti anni, le ragioni per cui la presunzione che la vita utile di un’attività immateriale non supererà i venti anni dalla data in cui l’attività è disponibile per l’uso viene confutata. Nel fornire queste motivazioni, l’impresa deve descrivere il fattore (fattori) che hanno svolto un ruolo significativo nel determinare la vita utile dell’attività;
(b) una descrizione, il valore contabile e il periodo di ammortamento residuo di ciascuna singola attività immateriale che risulta rilevante per l’impresa nel suo complesso;
(c) per le attività immateriali acquisite tramite concessione governativa e inizialmente rilevate al fair value (valore equo) (vedere paragrafo 33):
(i) il fair value (valore equo) inizialmente rilevato per queste attività;
(ii) il valore contabile; e
(iii) se esse sono iscritte facendo riferimento al trattamento contabile di riferimento o a quello alternativo consentito per le successive valutazioni;
(d) l’esistenza e i valori contabili delle attività immateriali il cui diritto di utilizzo è limitato e i valori contabili delle attività immateriali date in garanzia a fronte di passività; e
(e) l’importo degli impegni assunti per l’acquisizione di attività immateriali.
112. Quando l’impresa descrive il fattore (fattori) che ha svolto un ruolo significativo nel determinare la vita utile di un’attività immateriale che è stata ammortizzata per più di venti anni, l’impresa considera la lista di fattori contenuti nel paragrafo 80.