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Principi Contabili
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1 Gennaio 1970

IAS 38 Attività immateriali – Informazioni integrative

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Generale

118 Un’entità, nel distinguere tra attività immateriali generate internamente e altre attività immateriali, deve evidenziare le seguenti informazioni per ciascuna classe di attività immateriali:

a) se le vite utili sono indefinite o definite e, se definite, le vite utili o i tassi di ammortamento utilizzati;
b) i metodi di ammortamento utilizzati per attività immateriali con vite utili definite;
c) il valore contabile lordo e ogni ammortamento accumulato (insieme alle perdite per riduzione di valore accumulate) all’inizio e alla fine dell’esercizio;
d) la voce (voci) di conto economico in cui è incluso ogni ammortamento delle attività immateriali;
e) una riconciliazione del valore contabile all’inizio e alla fine dell’esercizio che mostri:

i) gli incrementi, indicando separatamente quelli derivanti da sviluppo interno, quelli acquisiti separatamente, e quelli acquisiti tramite aggregazioni aziendali;
ii) le attività classificate come possedute per la vendita o incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, in conformità all’IFRS 5 e altre dismissioni;
iii) gli incrementi o i decrementi dell’esercizio derivanti da rideterminazioni del valore secondo quanto previsto dai paragrafi 75, 85 e 86 e dalle eventuali perdite per riduzione di valore rilevate o eliminate contabilmente nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo secondo quanto previsto dallo IAS 36; [26]
iv) le perdite per riduzione di valore (qualora esistano) rilevate al conto economico nel corso dell’esercizio secondo quanto previsto dalle disposizioni dello IAS 36;
v) le perdite per riduzione di valore stornate al conto economico nel corso dell’esercizio (qualora esistano) secondo quanto previsto dalle disposizioni dello IAS 36;
vi) ogni ammortamento rilevato nel corso dell’esercizio;
vii) le differenze nette di cambio derivanti dalla conversione del bilancio nella moneta di presentazione, e dalla conversione di una gestione estera nella moneta di presentazione dell’entità che redige il bilancio; e
viii) le altre variazioni del valore contabile avvenute nel corso dell’esercizio.

119 Una classe di attività immateriali è un gruppo di attività di natura e utilizzo similare per l’attività dell’entità. Esempi di classi separate possono includere:

a) marchi;
b) testate giornalistiche e diritti di utilizzazione di titoli editoriali;
c) software;
d) licenze e diritti di franchising;
e) diritti di autore, brevetti e altri diritti industriali, diritti di servizi e operativi;
f) ricette, formule, modelli, progettazioni e prototipi; e g) attività immateriali in via di sviluppo.

Le classi sopra menzionate possono essere scomposte (aggregate) in classi più piccole (più grandi) se ciò comporta un grado di informazione più utile per gli utilizzatori del bilancio.

120 L’entità evidenzia l’informativa sulle attività immateriali che hanno subito una riduzione di valore secondo quanto previsto dalle disposizioni dello IAS 36 in aggiunta alle informazioni richieste dal paragrafo 118, lettera e), punti da iii) a v).

121 Lo IAS 8 richiede che l’entità indichi la natura e l’ammontare di una variazione in una stima contabile che abbia un effetto significativo nel periodo di riferimento o che si presume abbia un effetto significativo nei periodi successivi. Tale informativa può originare da cambiamenti avvenuti:

a) nella valutazione della vita utile di un’attività immateriale;
b) nel metodo di ammortamento; o
c) nei valori residui.

 

122 Un’entità deve inoltre indicare:

a) per un’attività immateriale valutata come avente una vita utile indefinita, il valore contabile di tale attività e le ragioni a supporto della determinazione di una vita utile indefinita. Nel fornire queste motivazioni, l’entità deve descrivere il(i) fattore (fattori) che ha (hanno) svolto un ruolo significativo nel determinare che l’attività ha una vita utile indefinita;
b) la descrizione, il valore contabile e il periodo di ammortamento rimanente di ogni attività immateriale che è significativa per il bilancio dell’entità;
c) per le attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e inizialmente rilevate al fair value (valore equo) (cfr. paragrafo 44):

i) il fair value inizialmente rilevato per queste attività;
ii) il loro valore contabile; e
iii) se sono valutate dopo la rilevazione secondo il modello del costo o il modello della rideterminazione del valore;

d) l’esistenza e i valori contabili delle attività immateriali il cui diritto di utilizzo è vincolato e i valori contabili delle attività immateriali date in garanzia a fronte di passività;
e) l’importo degli impegni contrattuali per l’acquisizione di attività immateriali.

123 Nel descrivere il(i) fattore (fattori) che ha (hanno) svolto un ruolo significativo nel determinare che la vita utile di un’attività immateriale è indefinita, l’entità considera la lista di fattori contenuta nel paragrafo 90.

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