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Principi Contabili
Scritto da: Misterfisco

I fondi per rischi ed oneri Il trattamento di fine rapportodi lavoro subordinato I debiti I fondi per rischi ed oneri definizione degli stessi ed enunciazione dei principi contabili per la loro valutazione e rappresentazione in bilancio | A. Definizione, caratteristiche e rilevazione

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A.I. I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti aventi le seguenti caratteristiche:

– natura determinata;

– esistenza certa o probabile;

– ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell’esercizio.

A.II. Le passività che danno luogo ad accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono di due tipi:

a) accantonamenti per passività certe, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza sono indeterminate. Si tratta in sostanza di fondi spese, ossia di costi, spese e perdite di competenza dell’esercizio in corso per obbligazioni già assunte alla data di bilancio od altri eventi già verificatisi (maturati) alla stessa data ma non ancora definiti esattamente nell’ammontare. Si tratta, quindi, di obbligazioni che maturano con il passare del tempo o che sorgono con il verificarsi di un evento specifico dell’esercizio in corso, ovvero di perdite che si riferiscono ad un evento specifico verificatosi nell’esercizio in corso, le quali non sono ancora definite esattamente nell’ammontare ma che comportano un procedimento ragionieristico di stima. [1];

b) accantonamenti per passività la cui esistenza è solo probabile; si tratta delle cosiddette «passività potenziali» o fondi rischi, le cui caratteristiche sono illustrate al paragrafo C.VI.

La distinzione tra i due tipi di fondi determina anche una diversa contropartita a conto economico degli accantonamenti ai fondi stessi, infatti gli accantonamenti ai fondi rischi vanno iscritti alla voce B.12. – Accantonamento per rischi, mentre quelli ai fondi per oneri vanno iscritti alla voce B.13.- Altri accantonamenti.

A.III. I fondi del passivo non possono essere utilizzati per:

a) rettificare i valori dell’attivo. [2]

b) attuare «politiche di bilancio», tramite la costituzione di generici fondi rischi privi di giustificazione economica. [3]

c) iscrivere rettifiche di valore o accantonamenti derivanti esclusivamente dall’applicazione di norme tributarie e prive di giustificazione civilistica (quali i fondi per ammortamento anticipato, i fondi per contributi, ecc.).

Sommario Principi contabili

Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti

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