Scopo di questo documento è quello di statuire i principi contabili per la presentazione e la redazione dei bilanci intermedi. Questi ultimi sono bi-lanci diversi dai bilanci d’esercizio e da quelli consolidati in quanto offrono una rappresentazione riferita ad una data che cade nel corso dell’esercizio e non al termine di esso. Pertanto i bilanci intermedi non sono sempre costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, ma hanno talvolta una composizione semplificata in relazione alle finalità per i quali sono richiesti.
I bilanci intermedi sono redatti per:
– eventi particolari eccezionali espressamente disciplinati dal codi-ce civile;
– utilità d’informazione;
– esigenza di dare pubblicità dell’andamento aziendale in corso d’anno.
I bilanci intermedi si distinguono in obbligatori, quando sono prescritti dalle norme di legge o da regolamenti, e volontari, quando sono redatti per utilità o convenienza dell’imprenditore.
Alcuni bilanci intermedi possono definirsi straordinari perché sono legati ad eventi straordinari nella vita dell’impresa, hanno scopi e sono redatti con cri-teri di formazione e valutazione diversi dai bilanci d’esercizio. I bilanci straor-dinari, redatti in occasione di fusioni, scissioni, trasformazioni, conferimenti, liquidazioni, non formano oggetto di questo documento, salvo quanto indica-to nel paragrafo 2.9. Non sono tuttavia bilanci straordinari le situazioni patri-moniali redatte dalle società di persone che si trasformano in società di capi-tale (art. 2498, comma 2, cod. civ.), dalle società partecipanti alla fusione (art. 2501 ter) ed alla scissione (art. 2504 novies); tali situazioni sono quindi disciplinate da questo documento.
Il presente documento è volto alla generalità delle imprese, fatta esclusione per quegli aspetti tipici per i quali esistono specifiche normative relativamen-te ad imprese operanti in settori particolari, quali gli enti creditizi e finanziari, le imprese assicurative, fiduciarie, di pubblici servizi, ecc.