Titolo: Codice Antimafia
Autore: Francesco Menditto
Editore: Edizioni Giuridiche Simone
Prezzo: Euro 30
Il “Codice Antimafia” della Edizioni Giuridiche Simone, realizzato dal magistrato Francesco Menditto, si presenta come un commento organico del testo del Decreto Legislativo n. 159 del 6 settembre 2011, ossia del nuovo “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione nonche’ nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia”. Come evidenziato dallo stesso autore, nelle pagine della prefazione, la Legge delega alla base di questo codice, avrebbe voluto che fosse adottato un unico testo comprensivo dell’intera normativa antimafia, sia penale sia delle misure di prevenzione. In realtà, il codice approvato riguarda quasi esclusivamente le misure di prevenzione, oltre a prevedere alcune norme sulla documentazione antimafia e su alcuni organismi antimafia.
L’autore ha comunque rilevato come l’intervento legislativo in questione sia stato significativo. L’istituto delle misure di prevenzione, infatti, si è rivelato nel tempo un “efficace strumento nell’azione di contrasto alle organizzazioni criminali, in particolare attraverso il sequestro e la confisca di patrimoni illecitamente accumulati”. E il nuovo codice rappresenta “il primo tentativo di riorganizzare una normativa dispersa in numerosi testi, modificati più volte negli anni, con l’introduzione di nuove disposizioni dirette a rendere più efficace l’amministrazione dei beni sequestrati ed a consentire una maggiore tutela dei terzi coinvolti nel procedimento”. Un intervento, quindi, di riorganizzazione della disciplina, ma anche di introduzione di nuove disposizioni più efficaci. Non mancano, pero’, nelle parole dell’autore, che da anni ha maturato una conoscenza ampia ed approfondita delle questioni trattate, alcuni cenni di dura critica nei confronti di tale intervento normativo: “emerge una scarsa conoscenza della materia, con scelte talvolta non condivisibili oltre che non sufficientemente meditate”.
L’opera si apre con un’introduzione, dedicata all’origine ed ai lavori preparatori del codice e ad un esame generale del contenuto della Legge n. 136 del 2010 (Legge delega) e del Decreto Legislativo n. 159 del 2011. Nell’introduzione, l’autore precisa anche quale sia il modo in cui ha proceduto nella suo lavoro di commento del codice: per ciascun articolo, una prima parte è dedicata all’individuazione dell’ambito del nuovo intervento normativo, soprattutto in relazione alla disciplina previgente ed alla Legge delega, con evidenziazione degli interventi di riproduzione, di coordinamento, di armonizzazione e di modifica; una seconda parte è riservata al commento vero e proprio delle singole disposizioni. Trova ampio spazio il riferimento alla disciplina previgente, soprattutto per tutti gli aspetti che vengono riprodotti o rinnovati nella disciplina attuale.
Il primo libro del codice, e quindi del testo del commento, riguarda le misure di prevenzione:
– le misure di prevenzione personali: applicate dal questore ed applicate dall’autorità giudiziaria (procedimento applicativo, impugnazioni, esecuzione);
– le misure di prevenzione patrimoniali: procedimento applicativo, le impugnazioni, la revocazione della confisca, i rapporti con i procedimenti penali, le misure di prevenzione patrimoniali diverse dalla confisca;
– l’amministrazione, la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati;
– la tutela dei terzi ed i rapporti con le procedure concorsuali;
– gli effetti, le sanzioni e le disposizioni finali.
Il secondo libro riguarda le nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia.
Il terzo libro riguarda le attività informative ed investigative nella lotta contro la criminalità organizzata (la Direzione distrettuale antimafia e la Direzione nazionale antimafia, il Consiglio generale per la lotta alla criminalità organizzata e la Direzione investigativa antimafia) e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Nel libro quarto, infine, sono inserite le modifiche al codice penale, al codice di procedura penale ed alla legislazione penale complementare, oltre alle disposizioni di abrogazione ed alle disposizioni transitorie e di coordinamento.
Infine, una buona parte del libro è destinata all’appendice normativa, nella quale sono riportati, oltre al testo del Codice Antimafia del 2011, diversi provvedimenti che si sono succeduti nel tempo nell’ambito di questa complessa materia, come la Legge n. 1423 del 1956, contenente misure di prevenzione nei confronti di persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità, o alcune parti della Legge n. 401 del 13 dicembre 1989, contenente interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestine e la tutela della correttezza nello svolgimento delle manifestazioni sportive, o ancora il Decreto Legge n. 4 del 4 febbraio 2010, convertito dalla Legge n. 50 del 31 marzo 2010, con il quale è stata istituita l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Il commento alle norme legislative, costruito attraverso un’attenta analisi soprattutto dell’evoluzione che ha portato all’adozione di esse, tiene conto, e come non potrebbe fare, data la professione svolta dall’autore, della giurisprudenza e delle questioni relative all’applicazione delle disposizioni.
L’opera si presenta come uno strumento particolarmente utile per tutti gli operatori del diritto e per coloro che comunque entrano in contatto con la materia in questione. Si presenta come un manuale sintetico, ma nello stesso tempo completo ed aggiornato, dalla struttura chiara, e di agevole lettura.
Testo recensito dall’ Avv. Raffaella De Vico
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