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Novità Iva
6 Dicembre 2019

Cessazione partita Iva: un professionista deve prima fatturare le prestazioni rese

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Nuovi chiarimenti sulla cessazione della partita Iva.

Nella Risposta ad istanza di consulenza giuridica n. 20 del 29 novembre 2019, l’Agenzia delle Entrate ha fornito la propria soluzione in merito ad un quesito che riguarda l’assunzione con un rapporto di lavoro di dipendente pubblico di alcuni professionisti che erano titolari di partita Iva. L’istante ha richiesto se i nuovi dipendenti possano mantenere aperta la partita Iva per il tempo necessario alla riscossione dei crediti riguardanti l’attività professionale e maturati precedentemente all’assunzione.

L’Agenzia delle Entrate ha affermato che il tema della cessazione dell’attività professionale è un tema complesso.

In generale, la cessazione dell’attività professionale, con conseguente cessazione della partita Iva, non può prescindere dalla conclusione di tutti gli adempimenti conseguenti alle operazioni attive e passive effettuate. Quindi, il professionista che non svolge più l’attività professionale non può chiudere la partita Iva fin quando vi sono dei corrispettivi per prestazioni effettuate nell’ambito di tale attività che non siano stati ancora fatturati ai propri clienti.

Secondo quanto precisato in una precedente Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del 2009, la cessazione dell’attività per il professionista non coincide con il momento in cui smette di porre in essere le prestazioni professionali, bensì con il momento successivo nel quale chiude i rapporti professionali, fatturando tutte le prestazioni svolte e dismettendo i suoi beni strumentali.

Il professionista può anche decidere di anticipare la fatturazione delle prestazioni rese nell’ambito della sua attività professionale rispetto al momento dell’effettivo incasso, per poi chiudere la partita Iva.

Infine, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto che nella disciplina dell’Iva, delle imposte sui redditi e dell’Irap non vi sono disposizioni che vietano ai dipendenti pubblici di mantenere la partita Iva per gli adempimenti fiscali relativi all’attività di lavoro autonomo precedentemente svolta.

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