Con Sentenza 4 giugno 2010, n. 13587, la Corte di Cassazione ha stabilito la non imponibilità ai fini IVA di consulenze effettuate da una società italiana alla casa madre all’estero.
Nella sentenza in oggetto, l’Amministrazione Finanziaria aveva contestato la natura delle prestazioni sulla base del contratto in essere fra le parti, determinandone quindi l’imponibilità ai fini IVA.
La Corte di Cassazione ha respinto quest’interpretazione, stabilendo che per determinare il tipo di rapporto intercorrente fra le due società “poiché preliminare alla qualificazione del contratto è la ricerca della comune volontà delle parti“ non è sufficiente l’interpretazione sulla base del contratto, ma la natura effettiva delle prestazioni.
Fonte: www.seac.it
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