Con un Comunicato Stampa del 1° giugno 2018, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato la pubblicazione del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia medesima con il quale sono stati individuati gli studi di settore ammessi alla disciplina di favore del regime premiale.
Per il 2017 saranno 155 gli studi di settore ammessi al regime in questione.
Come già per il 2016, potranno beneficiare del regime premiale gli studi per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno quattro diverse tipologie tra:
- efficienza e produttività del fattore lavoro;
- efficienza e produttività del fattore capitale;
- efficienza di gestione delle scorte;
- redditività;
- struttura.
In alternativa, gli studi di settore dovranno contenere indicatori riferibili ad almeno tre delle tipologie suddette e, contemporaneamente, dovranno prevedere l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”.
E’ ricordato che possono accedere al regime premiale i contribuenti che:
- hanno dichiarato ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore,
- hanno regolarmente assolto agli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti,
- risultano coerenti e normali con gli specifici indicatori previsti dai Decreti di approvazione degli studi di settore.
Coloro che accedono al regime premiale, possono beneficiare:
- dell’esclusione dagli accertamenti analitico – presuntivi;
- della riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento;
- della possibilità della determinazione sintetica del reddito complessivo soltanto nel caso in cui lo stesso ecceda di almeno un terzo il reddito dichiarato (invece che di un quinto, come è previsto in via generale).
Si ricorda, infine, che il 2017 è l’ultimo anno di applicazione del regime premiale. Dal 2018, infatti, è prevista l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità in luogo degli studi di settore.