string(14) "sidebar attiva"
Novità Irpef - Ires
Scritto da:
2 Febbraio 2024
4 Minuti di lettura

Irpef: riforma fiscale e nuove regole 2024

Scarica il pdf

In data 3 gennaio 2024, sono state introdotte significative modifiche nella riforma fiscale dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n. 216/2023, in vigore dal 31 dicembre 2023. Tra le principali novità introdotte dalla nuova normativa, spiccano l’istituzione di tre scaglioni di imposta, la riduzione delle detrazioni per oneri per i contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro e l’aumento del costo deducibile in presenza di nuove assunzioni.

Articolo 1 – Revisione della disciplina dell’Irpef.

Il decreto prevede nuovi scaglioni di reddito ed aliquote per il calcolo dell’imposta lorda per l’anno 2024, sostituendo quelli precedenti: a) fino a 28.000 euro, aliquota del 23% b) oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, aliquota del 35% c) oltre 50.000 euro, aliquota del 43%.

Per il medesimo anno, la detrazione per lavoro dipendente è aumentata da 1.880 euro (se il reddito complessivo è inferiore a 15.000 euro) a 1.955 euro. Inoltre, è previsto un trattamento integrativo non tassabile a favore dei contribuenti con reddito inferiore a 15.000 euro, nel caso in cui l’imposta lorda derivante dai redditi da lavoro dipendente sia superiore alla detrazione da lavoro dipendente, diminuita di 75 euro.

Articolo 2 – Revisione della disciplina delle detrazioni fiscali.

Il decreto riduce, per il 2024, l’ammontare delle detrazioni fiscali per i contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro. Questa riduzione, pari a 260 euro, si applica a una serie di oneri la cui detraibilità è stabilita al 19% dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir) o altre disposizioni fiscali, ad eccezione delle spese sanitarie, delle erogazioni liberali ai partiti politici e dei premi di assicurazione per eventi calamitosi.

Articolo 3 – Adeguamento della disciplina delle addizionali regionali e comunali all’Irpef.

Il decreto proroga il termine, fino al 15 aprile 2024, per le regioni, comuni e province autonome di Trento e Bolzano, al fine di adeguare la disciplina delle addizionali regionali e comunali alla nuova struttura dell’Irpef. Nel caso in cui tali enti non approvino entro tale termine le nuove aliquote, si applicheranno quelle precedenti per l’anno 2024.

Articolo 4 – Maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni. Il decreto introduce una maggiorazione del 20% al costo deducibile per il personale di nuova assunzione con contratto a tempo indeterminato, per il periodo successivo al 31 dicembre 2023. L’agevolazione è condizionata alla continuità dell’attività per almeno 365 giorni e non si applica a società in liquidazione o in crisi d’impresa. Si prevedono anche maggiorazioni specifiche per alcune categorie di lavoratori meritevoli di tutela.

Articolo 5 – Abrogazioni. Infine, il decreto abroga, a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023, la possibilità di dedurre il rendimento nozionale del nuovo capitale proprio, conosciuta come Aiuto alla crescita economica, per società e soggetti passivi Ires.

Articoli correlati
26 Aprile 2024
Equo compenso

Per equo compenso si intende la corresponsione di un compenso proporzionato alla...

26 Aprile 2024
Istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la riforma Irpef 2024

In data 6 febbraio 2024, l'Amministrazione espone le nuove disposizioni valide per il...

26 Aprile 2024
Contributi previdenziali complementari, il calcolo per l’ulteriore sgravio fiscale

L'attuazione della normativa presuppone che il lavoratore al suo primo impiego risieda...

Affidati ad un professionista
Richiedi una consulenza con un nostro esperto