Con Risoluzione 5 maggio 2008, n. 187, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alle corrette modalità di applicazione della normativa CFC.
Secondo l’Amministrazione finanziaria, ai sensi dell’art. 167, comma 1, TUIR, richiamato dal successivo art. 168, le disposizioni dettate in materia di tassazione delle imprese estere controllate non si applicano se il soggetto residente dimostra, alternativamente che:
- la società non residente svolge un’effettiva attività industriale o commerciale, come sua principale attività, nello Stato nel quale ha sede;
- dalle partecipazioni non si consegue l’effetto di localizzare i redditi in Stati, individuati nel Decreto ministeriale 21/11/2001 (c.d. black list), a regime fiscale privilegiato.
Fonte: www.seac.it
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