Con Sentenza 5 febbraio 2007, n. 2396, la Corte di Cassazione si è espressa in ordine alle conseguenze fiscali che ricadono in capo al socio di una società di persone nelle ipotesi in cui il Fisco abbia proceduto alla rettifica degli utili da essa conseguiti ed in seguito distribuiti.
Nello specifico, i Giudici hanno disposto che nel caso in cui il socio non provveda, a seguito della rettifica operata sull’utile della società, a dichiarare il reddito societario rettificato di sua spettanza, lo stesso è obbligato non solo al pagamento della maggiore imposta, ma anche al pagamento delle sanzioni pecuniarie. In tale ipotesi, infatti, si configura un’infedele dichiarazione.
Fonte: www.seac.it
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