Con Risoluzione 6 luglio 2009, n. 175, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che la fusione di società residenti in Stati membri dell’Unione europea, aventi stabile organizzazione in Italia, se risponde ai requisiti di cui alla Direttiva n. 90/434/Ce deve considerarsi fiscalmente neutrale, ossia non determina plusvalenze.
Secondo l’Agenzia, infatti, la costituzione di una società per azioni europea tramite fusione per incorporazione può concretizzarsi solo attraverso un’operazione con la quale una o più società, tramite uno scioglimento senza liquidazione, trasferiscono l’intero patrimonio attivo e passivo mediante l’attribuzione di azioni della società incorporante agli azionisti delle società incorporate.
Fonte: www.seac.it
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