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Novità Irpef - Ires
26 Marzo 2011

Federalismo fiscale municipale: pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo. Entra in vigore la cedolare secca sugli affitti.

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E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 marzo 2011, il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 contenente le nuove disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (newsletter Misterfisco del 7 marzo 2011).

In particolare, all’articolo 2 del Decreto sono state definite le regole relative alla devoluzione ai Comuni della fiscalità immobiliare: è stato, infatti, stabilito che, a decorrere dall’anno 2011, sono attribuiti ai Comuni, relativamente agli immobili ubicati nel loro territorio, il gettito o le quote del gettito derivanti dai seguenti tributi:

– imposta di registro ed imposta di bollo (quota di gettito pari al 30 %);
– imposte ipotecaria e catastale (quota di gettito pari al 30 %). Il gettito delle imposte ipotecaria e catastale relative agli atti soggetti ad Iva, però, resta attribuito allo Stato;
– imposta sul reddito delle persone fisiche, in relazione ai redditi fondiari, escluso il reddito agrario;
– imposta di registro ed imposta di bollo sui contratti di locazione relativi ad immobili;
– tributi speciali catastali (quota di gettito pari al 30 %);
– tasse ipotecarie (quota di gettito pari al 30 %);
– cedolare secca sugli affitti (quota di gettito pari al 21,7 % per l’anno 2011 e 21,6 % a decorrere dall’anno 2012).     

Ai Comuni è, inoltre, attribuita una compartecipazione al gettito dell’Iva.

All’articolo 3 del Decreto Legislativo viene, inoltre, disciplinata la nuova cedolare secca sugli affitti. Tale disposizione sarà in vigore dal 7 aprile 2011. Il nuovo regime è stato introdotto in alternativa facoltativa al regime ordinario di tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, per i proprietari o i titolari di diritti reali di godimento di immobili locati ad uso abitativo. La cedolare secca sarà sostitutiva anche delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione e sulla relativa risoluzione o sulle eventuali proroghe.

Si ricorda che l’aliquota della cedolare secca è stata fissata nella misura del 21 % per i contratti di locazione a canone libero e del 19 % per i contratti a canone concordato.

La cedolare secca va versata entro il termine stabilito per il versamento dell’Irpef.

Inoltre, all’ultimo comma dell’articolo 3, è stata stabilita la regola secondo la quale nel caso nel quale il locatore eserciti l’opzione (che deve essere comunicata preventivamente al conduttore con lettera raccomandata) per l’applicazione della cedolare secca è sospesa, per un periodo corrispondente alla durata dell’opzione, la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto a qualsiasi titolo, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice al consumo per le famiglie degli operai e impiegati verificatasi nell’anno precedente.

Negli articoli successivi del Decreto vengono, poi, disciplinate l’imposta di soggiorno e l’imposta di scopo.

All’articolo 7 viene, inoltre, delineata l’attuazione del federalismo fiscale municipale attraverso l’introduzione, a decorrere dall’anno 2014, dell’imposta municipale propria e dell’imposta municipale secondaria.

L’imposta municipale propria sostituirà, per la componente immobiliare, l’Irpef e le relative addizionali dovute per i redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l’Ici. Il presupposto per l’applicazione dell’imposta è il possesso di immobili diversi dall’abitazione principale.

L’imposta municipale secondaria verrà introdotta, invece, per sostituire le seguenti forme di prelievo: la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari.   

      

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.

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