La semplificazione amministrativa per il settore marittimo
Una recente semplificazione normativa interessa i contratti di arruolamento dei marittimi imbarcati su navi da diporto a uso commerciale.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 268 del 21 ottobre 2025, ha chiarito che tali contratti non devono essere registrati, analogamente a quanto previsto per le navi mercantili e da pesca marittima.
La misura nasce in attuazione del decreto legislativo n. 139/2024, che ha introdotto importanti novità in materia di imposta di registro e di semplificazione degli adempimenti.
Il quadro normativo di riferimento
L’articolo 2, comma 2, del Dlgs n. 139/2024
La norma stabilisce che i contratti di arruolamento esenti da imposta di bollo e di registro non devono più essere registrati.
Questo vale in particolare per:
- il personale imbarcato su navi mercantili;
- il personale di bordo su navi da pesca marittima.
Le basi dell’esenzione
L’esenzione dall’imposta e dall’obbligo di registrazione trae origine da:
- Articolo 2-undecies, comma 2, del Dl n. 564/1994, relativo alle navi da pesca marittima;
- Articolo 9-quater, comma 2, del Dl n. 457/1997, che ha esteso la misura alle navi mercantili.
Queste disposizioni costituiscono il perimetro normativo che consente oggi di applicare la stessa agevolazione anche alle unità da diporto impiegate commercialmente.
Il quesito posto all’Agenzia delle Entrate
Un contribuente ha chiesto se, alla luce della nuova disciplina, i contratti di arruolamento relativi a unità da diporto adibite a uso commerciale possano essere assimilati a quelli delle navi mercantili.
La domanda nasce dal fatto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), già prima del Dlgs 139/2024, aveva riconosciuto che le unità da diporto utilizzate per attività di noleggio o trasporto passeggeri a fini commerciali non rientrano nella categoria delle imbarcazioni “ludiche o sportive”, bensì sono equiparabili a quelle mercantili.
Il parere del Ministero dei Trasporti
Il MIT ha confermato che le unità da diporto commerciali rientrano nel campo di applicazione della Convenzione internazionale STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers).
Pertanto, è ragionevole e proporzionato considerare i contratti di arruolamento stipulati su tali unità alla stregua dei contratti delle navi mercantili.
Questa assimilazione comporta la possibilità di beneficiare delle stesse esenzioni fiscali e procedurali, eliminando la necessità di registrare i contratti o di procedere ad ulteriori formalità.
La posizione dell’Agenzia delle Entrate
In linea con il parere del MIT, l’Agenzia ha precisato che:
I contratti di arruolamento dei marittimi imbarcati su unità da diporto impiegate per fini commerciali sono esonerati dall’obbligo di registrazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del Dlgs n. 139/2024.
Ciò significa che tali contratti, anche se redatti in forma di atto pubblico, non devono essere registrati né annotati.
Nessun obbligo di repertoriazione
La successiva risposta n. 269/2025 dell’Agenzia delle Entrate ha ulteriormente chiarito che:
- non è necessario procedere alla registrazione dei contratti di arruolamento relativi a navi mercantili o da pesca marittima;
- non è richiesta neppure l’annotazione nel repertorio degli atti da parte del pubblico ufficiale che li riceve.
Questo perché l’obbligo di repertoriazione riguarda solo gli atti soggetti a registrazione in termine fisso.
Di conseguenza, per i contratti di arruolamento esenti non sussiste alcuna formalità né di registrazione né di annotazione.
Implicazioni pratiche per armatori e operatori del settore
Questa semplificazione rappresenta un notevole alleggerimento burocratico per gli operatori del settore nautico e marittimo.
In particolare:
- riduce i tempi e i costi amministrativi legati all’arruolamento del personale;
- uniforma il trattamento fiscale delle unità da diporto commerciali a quello delle navi mercantili;
- favorisce una maggiore chiarezza interpretativa per armatori, noleggiatori e professionisti del diritto marittimo.
Grazie al coordinamento tra il Ministero dei Trasporti e l’Agenzia delle Entrate, i contratti di arruolamento dei marittimi su navi da diporto a uso commerciale sono ora ufficialmente esonerati da registrazione e da ogni altra formalità.
Una misura che semplifica la gestione contrattuale del personale imbarcato e armonizza la normativa tra i diversi comparti della navigazione marittima.
