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23 Aprile 2021

Guida turistica: non è imprenditrice e quindi no al contributo a fondo perduto

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L’Agenzia delle Entrate si è pronunciata riguardo ad un nuovo quesito che riguarda misure agevolative adottate a seguito dell’emergenza Coronavirus. Il riferimento è al contributo a fondo perduto previsto per le attività economiche e commerciali svolte nei centri storici. Ne potranno beneficiare anche le guide turistiche?

L’istante è, infatti, una guida turistica titolare di partita Iva. Svolge la sua attività nel centro storico di un Comune e, nel mese di giugno del 2020, ha registrato un fatturato inferiore ai due terzi del fatturato realizzato nel corrispondente mese del 2019. Ritiene, pertanto, di avere i requisiti per accedere al contributo a fondo perduto per le attività economiche e commerciali svolte nei centri storici previsto dal Decreto Legge n. 104 del 14 agosto 2020.

Secondo l’istante, il contributo le potrà essere riconosciuto in quanto il riferimento posto nella disciplina in materia a coloro che svolgono l’attività d’impresa deve essere inteso in senso ampio, anche considerando la definizione di impresa prevista nell’ambito dell’Unione Europea. Il fattore determinante sarebbe l’attività economica e non la forma giuridica. Potrebbero essere considerate imprese anche i lavoratori autonomi o le imprese familiari o le associazioni che esercitano regolarmente un’attività economica.

L’Agenzia delle Entrate, nella Risposta n. 264 del 19 aprile 2021, ha ricordato che il Decreto Legge n. 104 del 2020 ha introdotto un contributo a fondo perduto per i soggetti esercenti attività d’impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei centri storici dei Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana ad alta densità turistica straniera. Il contributo in questione spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno del 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019.

L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale, dal 15 al 5 %, a seconda dei ricavi o compensi del periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del Decreto Legge, alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno del 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente mese del 2019. Comunque, l’ammontare del contributo a fondo perduto non può essere superiore a 150.000 Euro. Inoltre, il contributo a fondo perduto non può essere riconosciuto in un importo inferiore a 1.000 Euro per le persone fisiche ed a 2.000 Euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

L’Agenzia delle Entrate ha rilevato che, per quanto riguarda la corretta definizione delle attività d’impresa indicate in disposizioni di leggi nazionali, occorre fare riferimento alle definizioni contenute nel Codice Civile, per gli aspetti civilistici, e nel Testo Unico delle Imposte su Redditi, per gli aspetti fiscali. Quindi, bisogna guardare all’articolo 2082 del Codice Civile secondo il quale imprenditore è chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o servizi.

Il lavoratore autonomo, invece, è, secondo quanto previsto all’articolo 2222 del Codice Civile, colui che si obbliga a compiere, verso il pagamento di un corrispettivo, un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.

L’attività di guida turistica svolta dall’istante si concretizza in una serie di prestazioni di carattere intellettuale o tecnico che non determinano nessuna organizzazione imprenditoriale ed i relativi compensi rappresentano delle prestazioni professionali svolte senza vincolo di subordinazione e non riconducibili certamente alle attività commerciali o alle attività ausiliarie delle stesse.

La conclusione espressa dall’Agenzia delle Entrate è che l’istante, in quanto lavoratrice autonoma o libera professionista, è esclusa dall’ambito di applicazione della disciplina che prevede il contributo a fondo perduto in questione. Dovrà, quindi, restituire il contributo eventualmente percepito.

L’Agenzia delle Entrate ha, infine, segnalato che il Decreto Legge n. 34 del 2020 ha previsto specificamente delle risorse da assegnare anche alle guide ed agli accompagnatori turistici tramite il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.

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