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24 Ottobre 2025
3 Minuti di lettura

Bollo e contrassegni degli intermediari: nuovi standard di sicurezza e tracciabilità

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Un aggiornamento per rafforzare sicurezza e trasparenza

Il sistema dei documenti telematici sostitutivi della marca da bollo e contrassegni si evolve per garantire un livello più elevato di protezione, autenticità e tracciabilità informatica.
Con il provvedimento del 20 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate introduce una nuova versione del contrassegno digitale rilasciato dagli intermediari, allineandolo ai più recenti standard tecnologici e di sicurezza.

L’obiettivo è duplice: da un lato assicurare la riconoscibilità immediata del contrassegno da parte di cittadini e uffici pubblici; dall’altro, rafforzare il collegamento informatico tra gli intermediari e i sistemi dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa cambia rispetto al passato su bollo e contrassegni

Le modifiche introdotte sostituiscono completamente le disposizioni precedenti, stabilite dai provvedimenti del 5 maggio 2005 e del 12 gennaio 2015.
Tra le principali novità:

  • aggiornamento delle specifiche tecniche di stampa del contrassegno per impedire alterazioni o duplicazioni;
  • introduzione di elementi di tracciabilità informatica che consentono di verificare in modo univoco la validità del contrassegno;
  • potenziamento del collegamento digitale con l’Agenzia, per una gestione automatizzata dei dati e dei controlli.

In questo modo, ogni contrassegno telematico emesso dagli intermediari sarà più sicuro, verificabile e conforme alle regole europee sulla digitalizzazione dei servizi fiscali.

Il quadro normativo di riferimento

La possibilità di assolvere l’imposta di bollo tramite intermediari è prevista dall’articolo 3, comma 1, lettera a) del DPR n. 642/1972.
Secondo questa norma, il contribuente può effettuare il pagamento dell’imposta di bollo attraverso un intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate, che rilascia un contrassegno digitale in sostituzione della tradizionale marca da bollo cartacea.

Questa modalità si è affermata negli ultimi anni come una soluzione più pratica e tracciabile, particolarmente utile per atti e documenti digitali come contratti online, istanze telematiche e certificati emessi tramite portali pubblici.

Le specifiche tecniche del nuovo sistema

Il provvedimento del 20 ottobre 2025 è accompagnato da due allegati tecnici:

  • Allegato A: descrive le caratteristiche e le modalità d’uso del nuovo contrassegno, inclusi i requisiti grafici e informatici;
  • Allegato B: definisce le specifiche tecniche del sistema informatico utilizzato dagli intermediari per la generazione, la trasmissione e la conservazione dei dati.

Questi aggiornamenti introducono meccanismi di verifica automatica e identificativi univoci per ogni contrassegno, in modo da ridurre il rischio di frodi e semplificare i controlli.

Un passo verso la digitalizzazione completa

Il rinnovamento dei contrassegni telematici si inserisce nel più ampio processo di digitalizzazione dei servizi fiscali italiani, che mira a rendere più efficiente e sicuro il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

Grazie a questi miglioramenti, gli intermediari potranno offrire servizi più affidabili e integrati, mentre i contribuenti beneficeranno di una maggiore tutela e trasparenza nelle operazioni legate all’imposta di bollo.

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