Con Sentenza 18 maggio 2009, n. 11466, la Corte di Cassazione ha sancito che tutti i componenti di un’associazione di professionisti devono agire od essere convenuti nel medesimo giudizio (litisconsorzio necessario ex art. 102 c.p.c.), qualora l’Amministrazione finanziaria accerti il maggior reddito di uno di loro sulla base dei ricavi della società professionale.
In virtù del principio – vigente in materia tributaria – dell’unitarietà dell’accertamento, infatti, la decisione giudiziale deve essere emessa nei confronti della totalità dei soci componenti.
Qualora il giudizio sia promosso contro alcune parti, il giudice chiamato a decidere è pertanto obbligato ad integrare il contraddittorio nei confronti delle altre parti, pena la nullità del giudizio, rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento.
Fonte: www.seac.it
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