Con Sentenza 7 febbraio 2007, n. 2656, la Corte di Cassazione ha affermato la legittimità dell’accertamento sintetico da parte dell’Amministrazione finanziaria, effettuato sulla base dei beni dichiarati dal contribuente nel questionario.
Nel caso di specie il ricorrente lamentava il fatto che i beni dichiarati non legittimassero l’accertamento sintetico, in quanto non costituiscono elementi oggettivi che possano, da soli, provare l’esistenza di un maggior reddito, rendendosi perciò necessario un accertamento analitico.
Secondo i giudici, in base al disposto dell’art. 38, D.P.R. n. 600/1973 l’Amministrazione finanziaria può legittimamente utilizzare dati certi e oggettivi in suo possesso come indici di capacità di spesa, avvalendosi di appositi parametri fissati dal legislatore, per dedurre, in via induttiva, il reddito che si presume necessario per poter effettuare determinate spese. Il possesso di case e automobili sono indicatori di capacità di spesa dai quali può essere determinato il maggior reddito se posti in relazione con detti parametri predeterminati.
Fonte: www.seac.it
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