Con Sentenza 15 gennaio 2007, n. 703, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito all’utilizzo nel processo, delle autocertificazioni e delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio prodotte dal contribuente per contrastare le pretese dell’Amministrazione finanziaria.
Secondo la Corte, tali documenti non possono essere utilizzati dal giudice come unici elementi sui quali fondare la propria decisione, in quanto possono essere equiparati alle prove testimoniali che, al pari del giuramento, non sono ammesse nel processo tributario. Essi hanno, pertanto, rilevanza solo in fase amministrativa, ma non in quella contenziosa.
Tale pronuncia si pone parzialmente in contrasto con precedenti statuizioni della stessa Corte di Cassazione che riconoscevano a tali dichiarazioni lo stesso valore probatorio degli elementi presentati dall’Amministrazione finanziaria in ottemperanza ai principi del “giusto processo” sanciti dalla Costituzione.
Fonte: www.seac.it
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