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26 Febbraio 2011

Decreto Milleproroghe: gli enti associativi hanno tempo fino al 31 marzo 2011 per presentare il modello EAS.

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Con la Circolare n. 6 del 24 febbraio 2011, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe riguardo alla proroga dei termini di presentazione del modello EAS.

La proroga si riferisce all’onere, introdotto dal Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008, a carico degli enti privati non commerciali di tipo associativo, di comunicare all’Agenzia delle Entrate dati e notizie rilevanti ai fini fiscali, mediante un apposito modello approvato con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 2 settembre 2009, nel quale sono stati definiti anche le modalità ed i termini per la presentazione del modello in questione (modello EAS).

Quest’ultimo Provvedimento è stato successivamente modificato da altri Provvedimenti dell’ottobre e del dicembre 2009 con i quali sono stati stabiliti come termini per la presentazione del modello EAS: il 31 dicembre 2009, per gli enti già costituiti alla data di entrata in vigore del Decreto Legge n. 185 del 2008 (29 novembre 2008); entro sessanta giorni dalla data di costituzione, per gli enti costituiti dopo il 29 novembre 2008, oppure entro il 31 dicembre 2009, qualora il termine di sessanta giorni scada prima di tale data.          

A seguito delle modifiche introdotte con il Decreto Milleproroghe, i termini per la presentazione dei modelli EAS sono:
– entro il 31 marzo 2011, per gli enti già costituiti alla data del 29 novembre 2008;
– entro il 31 marzo 2011, per gli enti costituiti dopo il 29 novembre 2008, qualora il sessantesimo giorno dalla data della costituzione scada prima del 31 marzo 2011;
– entro sessanta giorni dalla data della costituzione, per gli enti per i quali il termine di sessanta giorni dalla costituzione scada il 31 marzo 2011 o in data successiva.

L’Agenzia delle Entrate ha, altresì, precisato che non sono tenuti a presentare nuovamente il modello EAS, entro il 31 marzo 2011, gli enti che hanno già presentato il modello oltre gli originari termini.

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.

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