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25 Febbraio 2012

Credito derivante dalla cessione allo Stato di beni culturali ed opere per il pagamento delle imposte: istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione.

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Con la Risoluzione n. 17 del 20 febbraio 2012, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite il modello F24, del credito derivante dalla cessione di beni culturali e di opere per il pagamento totale o parziale delle imposte, ai sensi dell’articolo 28-bis del D.P.R. n. 602 del 29 settembre 1973.

Questa disposizione prevede, appunto, la possibilità per i soggetti tenuti al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche (ed esclusivamente delle imposte che rappresentano entrate tributarie per lo Stato, come specificato nell’art. 20 del Decreto Legislativo n. 46 del 26 febbraio 1999) di cedere allo Stato, in pagamento totale o parziale delle imposte stesse e degli accessori, i beni culturali, gli archivi o i singoli documenti dichiarati di notevole interesse storico, nonché le opere di autori viventi o la cui esecuzione risalga anche ad epoca inferiore al cinquantennio, di cui lo Stato sia interessato all’acquisizione.   

Il codice tributo istituito con la Risoluzione del 20 febbraio 2012 è il codice “6836”, denominato “Credito per il pagamento di imposte mediante cessione di beni culturali e opere – Art. 28 bis D.P.R. n. 602/73 e art. 20 D.Lgs. n. 46/1999”.

Nel modello F24, il codice in questione deve essere inserito nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme della colonna “Importi a credito compensati”.

Inoltre, nella Risoluzione, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che il modello F24 dovrà essere presentato esclusivamente presso l’agente della riscossione competente in ragione del domicilio fiscale di colui che propone la cessione. L’agente della riscossione, sulla base delle informazioni trasmesse dall’Agenzia delle Entrate, verificherà l’effettiva spettanza del credito d’imposta.

Infine, nel campo “Anno di riferimento”, dovrà essere indicato l’anno nel quale è stato notificato, al proponente la cessione, il Decreto Ministeriale che stabilisce le condizioni ed il valore della cessione dei beni culturali e delle opere.

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.

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