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27 Ottobre 2012

Agevolazioni prima casa: rileva il trasferimento della residenza anagrafica, e non quello di fatto.

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La Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 17597 del 12 ottobre 2012, si è pronunciata nuovamente riguardo alla disciplina delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa.

In particolare, la questione sottoposta all’attenzione della Suprema Corte riguardava un contribuente che, pur avendo acquistato la propria abitazione con i benefici della prima casa, non aveva trasferito la propria residenza nel Comune dell’immobile acquistato nel termine, prescritto dalla legge, di diciotto mesi.

Il contribuente sosteneva che alcune lungaggini burocratiche, connesse al cambio della residenza, anche in ragione del suo status di cittadino extracomunitario, avevano impedito di effettuare il trasferimento della residenza nel termine di diciotto mesi. Il contribuente, inoltre, faceva rilevare che comunque, nel termine di legge, era andato ad abitare ed a svolgere la propria attività professionale di consulente teatrale nell’immobile acquistato.

I giudici d’appello avevano affermato la legittimità del provvedimento dell’Amministrazione finanziaria (di decadenza dalle agevolazioni prima casa), impugnato dal contribuente, sulla base, in particolare, di due considerazioni. In primo luogo, al momento dell’acquisto dell’immobile, il contribuente non svolgeva la propria attività professionale nel Comune dell’immobile acquistato (condizione che avrebbe permesso di beneficiare delle agevolazioni prima casa). Aveva trasferito la sede della propria attività professionale nell’immobile acquistato soltanto in un secondo momento. In secondo luogo, il trasferimento di fatto nell’immobile, nel termine di diciotto mesi, in assenza di trasferimento della residenza anagrafica, non integra una condizione idonea ad impedire la decadenza dai benefici “prima casa”.

La Suprema Corte ha confermato la pronuncia di secondo grado impugnata dal contribuente.

In particolare, nella pronuncia del 12 ottobre 2012, la Corte ha ricordato che è principio consolidato nella propria giurisprudenza quello secondo il quale, ai fini della fruizione dell’agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa, assume rilievo la residenza anagrafica dell’acquirente (già stabilita o da trasferire, nel termine prescritto, nel Comune dell’immobile acquistato), mentre nessuna rilevanza giuridica può essere riconosciuta alla realtà fattuale, se questa contrasti con il dato anagrafico.

Ciò è giustificato soprattutto dalle esigenze di celerità e certezza nell’applicazione delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima casa.

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.

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