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Scritto da: Misterfisco
6 Marzo 2015

Regole di residenza per aprire una ltd inglese

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Per tutti coloro i quali decidano di aprire una ltd inglese, magari a Londra è interessante sapere che la qualificazione dello status di residente in UK segue l’applicazione pratica di tre test previsti dal legislatore fiscale inglese e a seconda degli YES or NOT che si danno, si configura lo status di residente o non residente UK per le persone fisiche questo indipendentemente dalla residenza civile.

Quindi la sostanza dei fatti prevale sulla forma (cioè su quanto burocraticamente viene dichiarato). Molto spesso capita di trovarsi di fronte alla realtà in cui una persona sia di fatto residente in uk (ad esempio con impiego a tempo pieno in uk) ma non sia formalmente residente (o viceversa).

Per aprire ltd inglese diveniamo cittadini UK, dove paghiamo le tasse?

Dal punto di vista fiscale la suddetta posizione individuale potrebbe essere contestabile.
Il concetto di residenza non deve essere confuso con quello di cittadinanza.
Si può essere considerati residenti in uno stato anche se cittadini di un altro.
Questi concetti che sembrano scontati nella realtà pratica non lo sono affatto. Facciamo un esempio: un cittadino rumeno, residente in Italia che lavori in Uk dove paga le imposte?
Oppure un cittadino apolide, senza o con un più di una cittadinanza dove sarà considerato soggetto passivo fiscale?

Esiste un trattato contro le doppie imposizioni tra UK IT perfettamente vigente e operativo, chiunque voglia creare una ltd inglese dovrebbe procurarsi una copia. Il trattato contro le doppie imposizioni agisce nei casi in cui lo status di residenza del contribuente sia definito, consentendo il recupero delle imposte dirette pagate all’estero (non di quelle indirette) fino al limite di copertura delle imposte dovute nel paese di residenza (la parte eccedente andrà persa).

Una piccola notazione vale la pena di farla sull’ IVIE (IMPOSTA SUI VALORI IMMOBILIARI DETENUTI ALL’ESTERO).
In uk l’equivalente dell’IMU è chiamata COUNCIL TAX ma a differenza dell’IMU è considerata un’imposta di servizi e non patrimoniale pertanto non può essere dedotta dall’IVIE come invece accade per altre imposte pagate all’estero di natura patrimoniale.

 

A cura della D.ssa Alessandra Fineschi – Dottore Commercialista e Revisore dei conti

 

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