Una guida utile per comprendere e fare chiarezza sulla possibilità di avere due attività con la stessa Partita IVA.
Molti Liberi professionisti e artigiani si domandano se vi sia la possibilità di condurre in modo simultaneo due attività con la stessa Partita IVA. Ebbene sì, si tratta di un’operazione assolutamente permessa, ma occorre fare riferimento alle casistiche possibili. I Liberi professionisti possono decidere di espletare un’altra attività professionale: per farlo non devono fare altro che rivolgersi ad un Consulente o un Commercialista per chiedere di addizionare un ulteriore Codice ATECO, attraverso la variazione all’amministrazione tributaria.
Si possono avere due attività con la stessa Partita IVA?
La normativa vigente prevede la possibilità di avere due attività con la medesima Partita IVA. Tuttavia, sorgono numerosi dubbi in merito al funzionamento della contabilità con due codici. È possibile avere due Partite IVA nel caso in cui lo stesso soggetto eserciti una professione da lavoratore autonomo o abbia una ditta individuale e abbia una quota di una società di capitale. Con la stessa Partita IVA è possibile esercitare più attività indicando il codice ATECO corrispondenti a ciascuna attività. Quando si ha aperto Partita IVA e si decide di avviare una seconda attività, è necessario comunicare al Fisco solo il nuovo Codice ATECO. Per la comunicazione all’amministrazione tributaria è necessario utilizzare il Modello AA9. Per alcune attività è necessario procedere alla presentazione di una richiesta di iscrizione al Registro delle Imprese e la SCIA al Comune di competenza.
Contabilità separata: l’articolo 36 DPR 633/1972
L’attuale normativa fiscale (articolo 36, primo comma, DPR 633/1972) sancisce che i soggetti che esercitano più attività si vedono applicare l’imposta in modo cumulativo ed unitario per tutte le differenti attività. L’art. 36 del DPR 633/72 prevede che “soggetti passivi che svolgono contemporaneamente più attività all’interno della stessa impresa devono applicare un’imposta unica per tutte le attività con riferimento al volume d’affari complessivo”. Esistono delle casistiche specifiche che richiedono di separare due attività dal punto di vista contabile:
- se il contribuente utilizza il commercio al minuto con il metodo della ventilazione (un grossista di generi alimentari che decide di utilizzare la medesima Partita IVA per avviare un negozio di vendita al dettaglio),
- se il soggetto esercita in modo contemporaneo attività imprenditoriale e arti o professioni,
- se il contribuente lavora nel settore dello spettacolo con regime forfettario.
Ci sono casistiche specifiche in cui gli imprenditori hanno la possibilità di valutare con il Commercialista la possibilità di separare volontariamente le due attività. Per la contabilità separata la numerazione delle fatture emesse deve avvenire in modo separato. In sede di dichiarazione dei redditi, è necessario presentarne una, ma deve contenere una sezione per ogni attività.
Due attività, una Partita IVA e Regime Forfettario
Con il Regime Forfettario un Libero Professionista o lavoratore autonomo ha la possibilità di decidere di svolgere due attività simultaneamente. In ogni caso è necessario rispettare il tetto massimo previsto (pari a 85mila euro lordi complessivi) per svolgere le due attività con una Partita IVA. Un contribuente che opera in multiattività in regime forfettario è chiamato a verificare la permanenza nel regime agevolato. È necessario che il contribuente verifichi di non superare la soglia massima consentita di fatturato annuo.
Chi svolge due attività con una Partita IVA deve pagare doppi contributi previdenziali?
Nel caso in cui si gestisca due attività imprenditoriali con una Partita IVA non è previsto alcun doppio contributo: è necessario iscriversi alla gestione previdenziale dell’attività prevalente. Quando si espleta contemporaneamente un’attività che prevede l’iscrizione alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti ed una Libera Professione che prevede l’iscrizione alla Gestione Separata, sarà necessario il versamento della doppia contribuzione. Il versamento dei contributi alle due gestioni avviene in relazione al reddito generato in modo separato da ciascuna attività imprenditoriale. L’attività d’impresa e quella artigianale versano alla cassa INPS, mentre i professionisti versano i contributi previdenziali alla propria cassa.
Determinazione del reddito nel caso di due attività
In caso di esercizio di multiattività, è necessario comprendere come si determina il reddito da tassare. Per questa motivazione, è necessario fare riferimento alle istruzioni per compilare il quadro LM del Modello Redditi PF. Per ogni rigo il soggetto contribuente è tenuto ad indicare il Codice ATECO dell’attività espletata. In caso di svolgimento di più attività professionali è necessario distinguere:
- Attività dello stesso codice ATECO: se le attività fanno parte dello stesso gruppo settoriale deve essere compilato un solo rigo indicando il codice ATECO dell’attività prevalente. Si deve indicare il totale dei compensi e dei corrispettivi percepiti;
- Attività con codici ATECO diversi: nel caso e le attività esercitate fanno parte di gruppi settoriali differenti deve essere compilato un rigo per ciascun gruppo. Si deve indicare il Codice ATECO dell’attività prevalente e i compensi percepiti riguardanti tutte le attività ricomprese nello stesso gruppo.
Nel caso di attività con un Codice ATECO viene determinato il solo reddito imponibile. Il reddito determinato è assoggettato ad imposta sostitutiva del 5% o del 15%, a seconda dei casi.
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