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16 Maggio 2025
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Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: in cosa consiste il Fondo?

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Il “Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione”, introdotto con la Legge di Bilancio 2024 e delineato con un decreto attuativo in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, consiste un nuovo bonus destinato a chi possiede animali da compagnia.

Per il triennio 2024-2026, il Governo ha stanziato:

  • 250.000,00 euro per l’anno 2024;
  • 237.500,00 euro per l’anno 2025;
  • 237.500,00 euro per l’anno 2026.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: costi che vi rientrano nel Fondo.

I costi sostenuti per gli animali domestici che rientrano nella detrazione, sono:

  • visite veterinarie;
  • interventi chirurgiche veterinarie;
  • acquisto di farmaci veterinari.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: costi esclusi dal Fondo.

Sono esclusi dalle spese detraibili che riguardano gli animali domestici:

  • le spese per la cura degli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare;
  • le spese per la cura degli animali destinati all’esercizio di attività agricole o commerciali;
  • le spese per la cura degli animali destinati alle attività illecite.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: requisiti per ottenere il Fondo.

Per poter usufruire di questo bonus, il proprietario dell’animale domestico:

  • deve avere almeno 65 anni;
  • deve avere un ISEE inferiore a 16.215,00 euro;
  • deve avere una residenza stabile;
  • deve aver registrato l’animale regolarmente all’Anagrafe degli animali d’affezione. L’Anagrafe degli animali d’affezione è una banca dati regionale, dove si renderà tracciabile l’animale domestico, che verrà iscritto in seguito ad un appuntamento di persona ove il proprietario sarà munito della sua carta d’identità e del suo codice fiscale e porterà l’animale domestico per attestare la sua esistenza;
  • deve aver registrato l’animale regolarmente nella Banca Dati Nazionale, sezione Sinac;
  • le spese veterinarie devono essere documentate (con fatture o scontrini) e tracciabili (tramite bonifici, pos, assegni, carte di credito o carte di debito). I documenti, fatture o scontrini, devono contenere:
    • codice fiscale richiedente, nonché possessore dell’animale;
    • la descrizione del bene o servizio acquistato;
    • l’importo.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: quali animali rientrano nel Fondo.

Gli animali che vi rientrano, sono gli animali domestici:

  • tenuti o, destinati ad essere tenuti, dall’uomo per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari;
  • gli animali che svolgono attività utili all’uomo, come:il cane per disabili;gli animali da pet-therapy; gli animali da riabilitazione;gli animali impiegati nella pubblicità;
  • in ogni caso: cani, gatti, furetti e piccoli roditori.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: come fare richiesta per il Fondo.

Il Fondo per il sostegno ai proprietari di animali di affezione si ottiene facendone richiesta alla Regione di appartenenza secondo le modalità che verranno delineate dall’ente. Le richieste verranno erogate in ordine di arrivo delle domande e fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione.

Le Regioni dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese oggetto del Fondo, per evitare una duplicazione in dichiarazione.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: come detrarre le spese veterinarie in dichiarazione.

Oltre al Fondo per il sostegno ai proprietari di animali di affezione, si potranno continuare a detrarre le spese veterinarie in dichiarazione, una detrazione del 19% sull’IRPEF, riguardante le visite specifiche, le operazioni chirurgiche, gli esami di laboratorio e i farmaci prescritti per gli animali domestici. Indipendentemente dal numero di animali posseduti l’importo interessato parte da una franchigia di 129,11 euro fino ad un massimo importo consentito sostenuto e scaricabile di 550,00 euro.

 L’importo delle spese veterinarie sostenute per la cura degli animali detenuti legalmente (ovvero microchippati e registrati all’Anagrafe degli animali d’affezione) per compagnia o per pratica sportiva, da detrarre, vanno inserite nella dichiarazione dei redditi (730 o modello redditi):

  • nel quadro E, sezione I, dai righi E8 a E10, con il codice 29 per quanto riguarda il 730;
  • nel quadro RP, sezione I, dai righi RP8 a RP13, con il codice 29 per quanto riguarda il modello redditi.

Le dichiarazioni vanno inviate tramite:

  • dichiarazione precompilata con le credenziali a disposizione (SPID, CIE o CNS);
  • tramite CAF o patronato autorizzato.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: spese di acquisto cane guida.

Un terzo caso da tenere in considerazione, sono le spese per l’acquisto di un cane guida per non vedenti, le spese da detrarre possono essere sostenute per un solo cane nell’arco di quattro anni, eccezion fatta in caso di morte dell’animale; la detrazione è prevista per l’intero importo e può essere rateizzato in quattro rate dello stesso importo nell’arco di tempo di quattro anni fino ad un massimo di 1.100,00 euro.

Le spese per l’acquisto di un cane guida, vanno inserite in dichiarazione:

  • nel quadro E, sezione I, rigo E5 per quanto riguarda il 730;
  • nel quadro RP, sezione I, rigo RP5 per quanto riguarda il modello redditi.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: normativa.

  • DPCM del 28 febbraio 2003;
  • TUIR;
  • Legge di Bilancio 2024, Volume 1, Art. 1, commi 207-209;
  • Legge di Bilancio 2025, Volume 1 Art. 1., comma 10;
  • Decreto del Ministero delle Finanze n. 289/2001;
  • Legge n. 213/2023.


Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione e spese veterinarie: fonte.

  • Agenzia delle Entrate.

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