string(14) "sidebar attiva"
Saggi
Scritto da:
28 Aprile 2023
4 Minuti di lettura

Bonus acqua potabile

Scarica il pdf

Il Bonus acqua potabile è un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’istallazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare (E 290), al fine di razionalizzare l’acqua e ridurre l’uso di contenitori di plastica.

Bonus acqua potabile: chi può usufruirne e in che misura.

I beneficiari che possono usufruire di questo bonus sono:

  • le persone fisiche che hanno sostenuto spese fino a 1.000,00 euro per immobile, quindi possono usufruire di un credito d’imposta  fino a 500 euro;
  • le attività commerciali, le attività istituzionali, gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali che hanno sostenuto una spesa fino a 5.000,00 euro per immobile, quindi possono usufruire di un credito d’imposta fino a 2.500,00 euro.

Il bonus è cumulabile, l’importante che non superi gli importi sopra indicati per il totale della spesa. Ogni beneficiario può verificare lo stato del proprio credito d’imposta tramite il cassetto fiscale.

Bonus acqua potabile: apparecchi che vi rientrano.

Gli apparecchi che rientrano nella richiesta per il bonus dell’acqua potabile sono i sistemi di erogazione di acqua potabile che hanno lo scopo di migliorare la qualità delle acque erogate dagli acquedotti, quali filtri, depuratori e gasatori.

Bonus acqua potabile: scadenze.

La richiesta del Bonus acqua potabile deve essere fatto dal 1° al  28 febbraio dell’anno successivo al sostenimento della spesa, ovvero:

  • per le spese effettuate nell’anno solare 2022, la comunicazione doveva essere trasmessa entro il 28 febbraio 2023, dato che le risorse messe a diposizione in quest’anno sono state di 5 milioni di euro, e vi sono state molte domande, l’AdE ha stabilito che la percentuale di fruizione del credito per l’anno 2022 è di 17,9005%;
  • per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023 la richiesta deve essere fatta entro il 28 febbraio 2024.

Nel caso si voglia sostituire una comunicazione già presentata, entro i termini previsti per l’invio, si deve trasmettere nuovamente la comunicazione, l’ultima comunicazione presentata in ordine di tempo è quella che viene presa i considerazione.

Bonus acqua potabile: come trasmettere.

In via telematica all’Agenzia delle Entrate va presentata la “Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile”, modulo disponibile sul sito istituzionale, tramite:

  • il sito dell’Agenzia delle entrate accedendo tramite le credenziali dello Spid, CIE o CNS, inserendo i dati richiesti sulla piattaforma (Servizi – Agevolazioni Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile);
  • tramite il “Desktop Telematico” tramite le applicazioni “Entratel” e “File Internet” – Controlli e Agevolazioni (versione 1.0.0 del 01/02/2022relativo al modulo Controlli Comunicazioni delle Spese per il Miglioramento dell’Acqua Potabile –  codice fornitura: CMA22).

Dopo la presentazione della comunicazione viene rilasciata una ricevuta che attesta l’esito della trasmissione.

Bonus acqua potabile: dati che servono per la trasmissione.

Per la trasmissione del bonus acqua potabile servono:

  • l’importo delle spese documentate con fattura elettronica o un documento commerciale contenenti i dati del beneficiario;
  • Codice Fiscale del soggetto che chiede il credito;
  • ricevuta del pagamento avvenuto con metodo diverso dai contanti  (bonifici bancari o postali);
  • dati del rappresentante firmatario della comunicazione.

Bonus acqua potabile: chi e come usufruirne.

Del bonus acqua potabile ne possono usufruire:

  • i possessori di partita iva, usufruendo della compensazione del credito tramite F24 fino al completo utilizzo dell’importo del bonus;
  • le persone fisiche, usufruendo del credito, tramite lo strumento dell’F24, sia nella dichiarazione dei redditi dell’anno della spesa stessa che negli anni successivi, fino al completo utilizzo dell’importo del bonus.

Bonus acqua potabile: rinuncia.

Nel caso in cui il beneficiario voglia rinunciare al credito del bonus, deve compilare la “ Comunicazione delle spese per il miglioramento delle acque potabili”, barrando la casella relativa alla rinuncia con i dati del beneficiario e i dati del rappresentante firmatario della comunicazione, nei termini previsti per l’invio della comunicazione.

Bonus acqua potabile: chi può trasmetterla.

Può trasmettere la comunicazione:

  • un intermediario abilitato;
  • il beneficiario che abbia le credenziali Spid, CIE o Cns.

Bonus acqua potabile: come compilare la comunicazione.

La “Comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” è un modello messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate che va trasmesso in via telematica, composto da:

  • Frontespizio;
  • Quadro A;
  • Quadro B.

Nel Frontespizio vanno inseriti i dati del beneficiario, i dati del rappresentante firmatario della comunicazione, vi è, inoltre, la casella che va spuntata nel caso sia una comunicazione di rinuncia del credito. La casella “Quadro B” va compilato nel caso in cui il credito d’imposta superi i 150.000,00 euro.

Nel quadro A vanno inseriti tutti i dati e gli importi relativi alle spese sostenute e al credito d’imposta.

Nel quadro B vanno tutti i dati relativi ala verifica antimafia e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Normativa.

  • Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021;
  • Legge di Bilancio 2022;
  • Legge 178/2020;
  • Provvedimento 3 aprile 2023;
  • Provvedimento 31 marzo 2022;
  • Provvedimento 28 gennaio 2022;
  • Risoluzione n. 17 del 1° aprile 2022;

Fonte.

  • Agenzia delle Entrate.

Per richiedere una consulenza professionale, scrivi alla Redazione

Articoli correlati
26 Aprile 2024
Equo compenso

Per equo compenso si intende la corresponsione di un compenso proporzionato alla...

26 Aprile 2024
Istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la riforma Irpef 2024

In data 6 febbraio 2024, l'Amministrazione espone le nuove disposizioni valide per il...

26 Aprile 2024
Contributi previdenziali complementari, il calcolo per l’ulteriore sgravio fiscale

L'attuazione della normativa presuppone che il lavoratore al suo primo impiego risieda...

Affidati ad un professionista
Richiedi una consulenza con un nostro esperto